Piscine in rosso. «L’esempio da seguire è quello della Faustina a Lodi»

PAULLO Incontro con amministratori, Coni e campioni dello sport

Salvare i centri natatori è un’impresa difficile. Lo sanno bene i comuni di Paullo e Pandino, dove le piscine sono sull’orlo di una crisi ormai quasi irreversibile. Eppure, spunti per un rilancio ci sono. E il caso della Faustina a Lodi è l’esempio a cui si guarda per risanare i conti, coinvolgendo se possibile i Comuni limitrofi e lo Stato, che è necessario facciano la loro parte. È quanto emerso alla tavola rotonda che sabato si è tenuta in sala consigliare a Paullo con la partecipazione dei sindaci, dei principali gestori degli impianti del territorio, del Coni e anche di un campione del nuoto come Federico Vanelli, cresciuto proprio a due passi da Paullo, nella vicina Zelo. Perché, come ha detto il sindaco Luigi Gianolli, «fare sport significa fare prevenzione», e perdere un centro natatorio non è solo una questione di conti in rosso: «È una ferita che si apre nel tessuto sociale». Ogni comune, ha sottolineato Gianolli, non può avere il proprio impianto, non è sostenibile, ma dove c’è, bisogna fare di tutto per mantenerlo: «Se vogliamo che queste realtà vivano anche in centri piccoli come il nostro, servono modelli di gestione ottimizzati, risorse, sostegno pubblico».

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