Un anziano imprenditore che in passato era legale rappresentante di un’industria che lavorava l’amianto a San Donato comparirà innanzi al gup con l’imputazione di omicidio colposo dovuto a violazione di normative sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, dopo la morte, nel 2012, a oltre ottant’anni, di una donna originaria di Zelo, e poi residente a San Donato, che aveva lavorato nella sede sandonatese dal 1967 al 1983. Era un’operaia impiegata nel reparto tranciatura lamiere, ma secondo la relazione dell'Asl Milano 2, l’officina si trovava nello stesso capannone in cui si effettuava anche l’incisione, tramite frese, dei dischi delle frizioni di auto e camion. Dischi che, come i ferodi dei freni, erano realizzati con un impasto di amianto, fino a quando il materiale è stato messo al bando.
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