Proteste dopo l’esplosione del bancomat

Anche le famiglie che abitano sopra la banca hanno paura, ma l’istituto non ci sente: «Il problema c’è

ma l’assicurazione non copre i problemi a “terzi”»

Bancomat esploso a Vizzolo, la banca non paga i danni. Doccia fredda per i negozianti di piazza Puccini. Ma l’istituto di credito si difende: «Noi non abbiamo alcun tipo di responsabilità». Ieri mattina a sollevare la questione ci ha pensato Giovanna Cori, la titolare del panificio situato proprio accanto alla banca di piazza Puccini. «L’esplosione che ha distrutto il bancomat della filiale vizzolese di Intesa San Paolo ha rotto anche i vetri del mio negozio - ha spiegato la signora Cori -. E così ci siamo rivolti all’istituto di credito per chiedere i danni derivanti dal botto».

Il blitz era avvenuto la scorsa settimana, quando i malviventi avevano fatto saltare il bancomat della banca vizzolese. In base ai primi accertamenti degli specialisti dell’Arma, i ladri avrebbero utilizzato un potente esplosivo: non è escluso che abbiano addirittura fatto ricorso a dei candelotti di dinamite. L’esplosione aveva completamente distrutto il bancomat e fracassato i vetri: all’interno della banca, poi, era caduto persino un pezzo del soffitto. Senza contare i due negozi adiacenti (oltre al panificio anche una lavanderia), le cui vetrine erano andate frantumate.

«È stato allora che abbiamo dovuto fare i conti con la brutta sorpresa - ha continuato la signora Cori -. Non essendo il danno direttamente imputabile alla banca, infatti, l’assicurazione dell’istituto di credito si è rifiutata di adempiere ai relativi pagamenti. Tramite la nostra compagnia assicurativa, insomma, siamo stati noi a farci carico dei costi per la sostituzione della vetrina. Per fortuna in questo caso la spesa non è stata particolarmente esorbitante, ma mi chiedo cosa sarebbe successo nel caso in cui i danni fossero stati di maggiore rilevanza. Mi domando quindi se una banca non debba anche dotarsi di un’assicurazione per questo tipo di eventi, che del resto nel caso di un istituto di credito non sono poi così imprevedibili. Tanto più che, oltre ai due negozi adiacenti, l’istituto di credito sorge al piano terra di un complesso condominiale abitato da decine di famiglie». Ecco perché in questi giorni sull’argomento i residenti dello stabile avrebbero avviato una raccolta di firme. «Ovviamente ci dispiace per quanto accaduto - fanno sapere da Banca Intesa San Paolo -. È pur vero, però, che noi non abbiamo alcun tipo di responsabilità. Ecco perchè la nostra assicurazione copre solo il danno subito dalla banca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA