Rifiuti, le multe si pagano ancora in lire
Clamorosa svista nel sito web del comune dopo 9 anni di euro
n Abbandonare i rifiuti solidi urbani sul suolo pubblico sandonatese significa correre il rischio di incappare in una multa che può oscillare da 20mila lire fino a un milione di lire.
La domanda sorge spontanea: perché dopo quasi un decennio in cui è in vigore la valuta in euro, a San Donato si parla ancora di lire? Se lo è chiesto la residente di Certosa, Luciana Menegazzi che, esasperata dagli ingombrati sotto casa contro cui si trova ripetutamente a combattere, nei giorni scorsi si è armata di pazienza per cercare sul sito Internet del comune di San Donato il regolamento sulla raccolta differenziata.
Non lo ha trovato nella sezione in cui sono elencati gli altri regolamenti, pertanto, dopo aver girovagato sullo spazio web dell’istituzione, è riuscita a raggiungere nella finestra dell’ufficio tecnico il materiale che le interessava.
Ma a quel punto è arrivata la sorpresa. «Forse in comune esiste qualcosa di più aggiornato - spiega -, ma intanto come interfaccia di noi cittadini è stato pubblicato un documento che ci fa chiedere se sino ad ora qualche sanzione sia stata data, oppure se da quasi 10 anni il comune continui a tollerare ad occhi chiusi lo scempio di mobili e altri scarti che vengono riversati negli angoli delle aree urbane. Noi di Certosa, ne sappiamo qualcosa. Tanto, che vorrei affiggere un cartello nei pressi della mia abitazione, al fine di invitare i selvaggi della spazzatura ad attenersi alle regole, ma per farlo cercavo dei precisi riferimenti, e mi sono trovata di fronte a delle regole che a quanto pare non vengono ritoccate, e forse nemmeno applicate, da troppo tempo».
Tornando alla documentazione che si può reperire on-line, per quanto concerne il settore rifiuti, compreso il non rispetto delle ordinanze, le indicazioni viaggiano infatti tutte sull’ormai sorpassata moneta. Eppure, negli ultimi anni, anche su questo tratto di hinterland non è mancato qualche episodio eclatante di ecofurbi che avevano creato discariche abusive, sui quali sono piovute pene pecuniarie. Forse, l’inciampo che salta all’occhio in modo evidente sullo spazio virtuale del comune, è legato ad una svista in un settore la cui gestione negli ultimi tempi è passata dall’Azienda comunale servizi al municipio. Per errore potrebbe essere stato pubblicato un documento obsoleto al posto di quello attualmente in vigore.
Fatto sta che l’elenco di tutte le sanzioni elencate nell’articolo 45 dovrebbe essere completamente rivisto, quanto meno con la conversione in euro, entrato in vigore nel 2002. Intanto, la spigolatura, che è stata segnalata anche su Internet, ha sollevato una certa curiosità tra i più attenti, i quali a questo punto attendono notizie e dati freschi al posto dei vecchi importi.
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