Erano ospitati da una famiglia straniera, ma non avevano più i soldi per pagare l’affitto e così sono stati cacciati di casa. La coppia di nazionalità romena, in arretrato con i pagamenti, è stata pesantemente minacciata. La moglie, una 32enne incinta al sesto mese di gravidanza, è stata addirittura malmenata: si sono vissuti attimi di apprensione per il bimbo che la donna porta in grembo. Così è stato disposto il ricovero in codice giallo alla clinica Mangiagalli di Milano. Sono intervenuti anche i carabinieri della tenenza di San Giuliano che hanno cercato di capire quello che era successo. Ma in realtà le persone coinvolte non si sono dimostrate molto interessate a collaborare con gli investigatori. Ed in effetti, almeno al momento, non ci sarebbero querele di parte depositate presso la caserma di San Giuliano. Stando alle prime indiscrezioni, sembra che la coppia «sfrattata» avesse la disponibilità di una parte di un appartamento a Sesto Ulteriano e per l’ospitalità dovesse versare una quota. Un obolo che però non dava da tempo secondo quanto emerso. Proprio per questi mancati pagamenti, sarebbe scoppiato un alterco: alla fine i due sono stati messi alla porta dopo un violento litigio. Urla, parole grosse, ma anche spintoni. Tanto che i coniugi hanno dovuto lasciare l’abitazione e percorrere via Marsala fino al parchetto di via Toscana, dove sarebbe proseguita la lite. È proprio dal parco che è partita la richiesta d’aiuto alla centrale operativa del 118, segnalando l’aggressione alla donna. A Sesto Ulteriano è stata inviata la Croce Rossa di San Donato e al contempo sono stati avvertiti i carabinieri. Inizialmente si pensava addirittura ad un caso di violenza sessuale, ma la realtà era ben diversa: la donna presentava dei graffi e dei segni su tutto il corpo, conseguenza di una colluttazione. È quello che ha detto ai soccorritori, che informati del fatto che si trovava alla ventiquattresima settimana di gravidanza, l’hanno trasportata a scopo precauzionale alla clinica Mangiagalli.
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