Rogo al vagliatore, il risarcimento non basta

Asserragliati in casa per una settimana, con gli occhi in lacrime e un fastidioso bruciore alla gola, soffocati dai fumi nocivi di una “nube tossica” che per due settimane ha occupato il cielo tra Mediglia, Paullo e Tribiano. C’è addirittura chi, residente a Paullo, ha deciso di prendersi una vacanza anticipata in montagna per paura della diossina che sarebbe stata sprigionata nel rogo del 20 giugno 2007. Sessantotto mila euro complessivi riconosciuti dal tribunale, per tutti questi disagi, non bastano. A dirlo è il sindaco di Paullo Claudio Mazzola, che dopo la sentenza di condanna per il rogo al tritovagliatore di Mediglia, che ha visto tre comuni (Paullo, Mediglia e Tribiano) e tre privati costituirsi parti civili al processo, è pronto a valutare l’impugnazione degli atti.

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