Il rebus sul “chi sarà” il candidato sindaco di Pdl e forze alleate potrebbe sciogliersi attraverso l’inedita pagina delle primarie. L’ipotesi ha preso quota nel fine settimana, mentre ieri sera, in base alle anticipazioni, l’idea delle consultazioni dovrebbe essere stata al centro di un confronto all’interno del nuovo coordinamento provinciale. Per il momento non si parla ancora di possibili candidati, bensì gli addetti ai lavori stanno innanzitutto valutando se esistono le condizioni e i tempi necessari per percorrere quella che sarebbe indubbiamente una strada del tutto nuova per il centrodestra. Resta in gioco il nominativo dell’assessore uscente Marco Zampieri, a cui se ne dovrebbero affiancare altri, proposti forse dai simboli pronti a stringere un patto con gli azzurri. Sebbene, in realtà, anche riguardo l’aggregazione di bandiere rimane un punto interrogativo aperto, in quanto sino ad ora l’apertura di un tavolo è rimasta a sua volta legata alla scelta del candidato, che dovrebbe fare sintesi. Niente quindi per il momento è ancora deciso, ma è chiaro che se dovesse trovare seguito la prospettiva delle consultazioni, la scelta del candidato sindaco verrebbe lasciata a quei cittadini di San Donato che decideranno di fornire un contributo pre-elettorale. In particolare, a coloro che si recheranno eventualmente alle urne, in attesa della partita definitiva di primavera, verrebbe chiesto di aderire idealmente ad una dichiarazione di intenti a sostegno dello schieramento in cui sventolerà la bandiera del Pdl. In via ufficiosa si è aperto un confronto interno dove sembra che sia anche stata avanzata qualche perplessità rispetto ad una prova di democrazia organizzata all’ultimo minuto. Le valutazioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni dovrebbero in ogni caso sciogliersi in un rapido passaggio, in cui spetta ai leader pronunciarsi. Intanto, la notizia ha raggiunto la società civile che a questo punto sta attendendo sviluppi. Se dunque il centrosinistra ha inaugurato una tradizione a San Donato attraverso un lungo percorso fatto di incontri aperti ai cittadini, gli avversari politici, seppur con un minimo di fretta in più, potrebbero fare altrettanto. Certo, se questa alla fine dovesse risultare la strada verso cui punterà il centrodestra, significherebbe che nei prossimi giorni dovrebbero scattare intensi preparativi per illustrare ai sandonatesi strategie ed eventuali candidati. Mentre nel caso in cui le primarie dovessero essere bocciate, all’ordine del giorno resterà comunque la definizione del candidato, che dovrà aprire i lavori per la campagna elettorale. Per il momento vige il massimo riserbo, in attesa di capire cosa sortirà dai confronti interni i cui responsi non dovrebbero farsi attendere, con un seguito già per la giornata odierna.
G. C.
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