Sciolto il rebus dell’assistenza educativa ai 16 ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori: il Comune interverrà da subito, in attesa che la Provincia recuperi le risorse nelle pieghe del proprio bilancio. E il sindaco Mario Dompé ha annunciato ieri in una nota che, in questa fase di ristrettezze, rinuncerà alla sua indennità al fine di garantire il diritto allo studio alla quota di adolescenti portatori di handicap sandonatesi, i quali necessitano di un supporto in aula. L’intoppo era nato a seguito di una sentenza di fine luglio in cui il Tar (Tribunale amministrativo regionale) ha stabilito che dalla terza media in poi i costi dell’assistenza educativa devono essere sostenuti dalla Provincia. Ma la giunta di Podestà, che si è trovata ad intervenire per 500 utenti di Milano e hinterland, non aveva previsto questa spesa. Fatto sta che la quota di studenti che ha più bisogno di aiuto ha rischiato di riprendere le lezioni senza l’educatore previsto per il monte ore definito in base ai singoli casi. Per quanto concerne la fascia di alunni di San Donato, si parla di una spesa pari a 135mila euro l’anno.
«Nonostante gli intoppi burocratici - ha dichiarato ieri il sindaco - , la caotica normativa che regola la pubblica amministrazione, i tagli indiscriminati agli enti locali e i ricorsi al Tar che congelano grande parte delle nostre risorse, abbiamo deciso di continuare a garantire il diritto di studio ai nostri ragazzi fino alla fine dell’anno. In attesa dell’intervento della Provincia, sarà il nostro Comune a farsi carico del servizio». E l’assessore ai servizi sociali, Marco Zampieri ha aggiunto: «Non abbiamo mai messo in discussione questo servizio essendo ben consci della necessità dello stesso per garantire ai ragazzi la possibilità di accedere all’offerta scolastica. In quest’ottica, dunque, abbiamo delineato una soluzione di transizione affinché la Provincia abbia il tempo per attivarsi al fine di subentrare al comune come previsto dalle normative. Per agevolare questo passaggio, da alcune settimane, ci stiamo confrontando con i rappresentanti di palazzo Isimbardi». Nella giornata di ieri un gruppo di genitori che nei giorni scorsi è rimasto attaccato al telefono in attesa di notizie, si è recato negli uffici del municipio per avere ragguagli in vista del primo squillo della campanella. Nel primo pomeriggio è stato poi divulgata l’attesa notizia: nonostante l’inciampo della burocrazia, i 16 disabili di San Donato potranno contare sul servizio fondamentale, che consente loro di stare al passo con il programma.
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