S. Giuliano, un deposito di scorie mette in subbuglio la zona di Sesto

Nella frazione di Sesto Ulteriano potrebbe prendere essere realizzato un deposito di rifiuti speciali. Si parla di scarti, anche contrassegnati dall’asterisco “pericolosi”, che verrebbero stoccati in via Sele, ai margini del comparto industriale, in uno strategico spicchio di territorio che sorge in prossimità della provinciale per Locate Triulzi. Per il momento il comune di San Giuliano ha ricevuto un avviso da parte della ditta promotrice del progetto, la Druck Chemie Italia Srl, specializzata nel settore dei solventi e diluenti, la quale ha dato avvio all’iter, attraverso la Provincia e gli enti preposti, per la realizzazione e gestione di un impianto di «messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi» con capacità di trattamento superiore a dieci tonnellate al giorno. Questa la portata del transito di spazzatura che si concentrerebbe intorno all’impianto. A questo punto spetta alla politica, e ai cittadini che hanno qualcosa da dire su quest’opera, a prendere la parola. Innanzitutto i documenti legati all’intervento che inizia ad accendere interrogativi tra i più sensibili all’ambiente, sono a disposizione presso il settore ambiente del comune di San Giuliano e negli uffici della Provincia di Milano. Chiunque abbia interesse ha tempo circa 45 giorni per presentare in forma scritta le osservazioni e indirizzarle a palazzo Isimbardi nelle modalità richieste nei carteggi ormai ufficiali. Stando alle prime reazioni, in un clima in cui ieri la politica teneva ancora banco, pare che non mancheranno alcune richieste di approfondimento provenenti dal territorio. C’è chi infatti su questa sorta di discarica “attrezzata”, che per andare in porto sta seguendo una staffetta di tappe obbligate, vorrebbe innanzitutto saperne di più. Alcuni sono decisi a chiedere lumi sulla portata di un piano che dovrebbe trovare sviluppi in una parte di Sudmilano dalla forte caratterizzazione logistica, dove negli ultimi tempi alcune attività produttive, in parte travolte dalla crisi, in parte alle prese con la tendenza di investire all’estero, hanno chiuso i battenti. Guardando alla tipologia di attività, tra l’altalena delle ipotesi che sono volate in questi ultimi anni per un eventuale salvataggio di Genia, era stato anche proposto uno sviluppo specifico verso il trattamento di rifiuti speciali. A questo punto, mentre i contendenti alla fascia tricolore stavano combattendo la loro battaglia elettorale, settimana scorsa si è fatta avanti la sigla di una multinazionale, che ha una sede a Pieve Emanuele, per avvertire che è partito l’iter che dovrebbe concludersi con un investimento a San Giuliano per lo stoccaggio di alcune tipologie di rifiuti.

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