Prima gli hanno rotto lo specchietto dell’auto, quindi lo hanno malmenato. Due picchiatori ingaggiati per spaventare Fabio Zerbini, la cui unica colpa è quella di essere sindacalista Si Cobas e di spendersi per i diritti dei lavoratori (in particolare stranieri) nelle cooperative. Un volto noto soprattutto a San Giuliano dove lavora, ma anche in provincia Milano per l’attività sindacale che potrebbe essere il movente dell’agguato. L’imboscata è avvenuta nel pomeriggio di martedì, quando Zerbini è stato attirato con una scusa a Milano, in zona Affori.
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