SAN DONATO Al Policlinico un’operazione unica al mondo salva la vita alla piccola Matilda

La squadra diretta dal dottor Alessandro Giamberti consentirà alla paziente di evitare un trapianto di cuore da adulta

A soli 15 mesi di vita la piccola Matilda è stata sottoposta presso il Policlinico San Donato a un delicatissimo intervento al cuore, unico per complessità al mondo, che le ha evitato di subire un trapianto quando sarà adulta.

La piccola, dopo soli 15 giorni di ricovero, di cui 5 trascorsi in terapia intensiva e altri 10 in reparto, è già tornata nella sua casa di Sondalo, in provincia di Sondrio, insieme a mamma Federica e al papà Antonio che, dopo tanti momenti difficili, hanno finalmente ritrovato il sorriso.

La diagnosi alla giovanissima paziente era stata fatta all’ospedale Buzzi di Milano quando lei era ancora nel ventre materno. Grazie a una collaborazione tra i due nosocomi, il suo caso è stato sottoposto all’équipe del Policlinico San Donato di cardiochirurgia pediatrica e dei congeniti adulti, diretta dal dottor Alessandro Giamberti.

Il cuore di Matilda aveva una trasposizione congenitamente corretta delle grandi arterie, nonché un difetto del setto interventricolare e la cosiddetta “anomalia di Ebstein” a carico della valvola tricuspide.

Una volta raggiunti i 15 mesi di vita, con un peso corporeo idoneo quindi a sopportare l’operazione, la bambina è stata ricoverata presso il Policlinico San Donato, per subire l’intervento di doppio switch modificato, uno dei pochi mai effettuati al mondo.

Ed è stato anche il primo intervento a livello internazionale di così alta complessità a essere eseguito con un nuovo sistema di perfusione che ha ridotto i tempi di respirazione extra corporea. Il dottor Alessandro Varrica, chirurgo della cardiochirurgia pediatrica e dei congeniti adulti spiega: «Avevamo due opzioni, o la correzione anatomica, ad altissima complessità, completamente risolutiva del quadro patologico della bimba, o un intervento, meno rischioso, di correzione fisiologica, che non avrebbe risolto completamente il problema anatomico, e quindi con la prospettiva, per la bimba, di dover subire, dopo qualche anno, altri interventi chirurgici mai definitivi. Abbiamo scelto coraggiosamente la prima strada - conclude -, forti della competenza per interventi ad elevata complessità e forti della fiducia dei genitori della bambina che si sono affidati completamente a noi».

I genitori affermano felici: «In questo viaggio nel corso del quale abbiamo accompagnato nostra figlia, la forza più grande che ci ha permesso di affrontare ogni fase con coraggio sono stati la grande professionalità e il sostegno affettivo che abbiamo ricevuto dai medici; ciò ci permette di guardare al futuro della nostra famiglia con grande serenità».

Un’altra storia a lieto fine grazie all’équipe altamente specializzata che ha già salvato la vita a tanti bambini ancora in fasce.

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