San Donato, “baby professore” ottiene la cattedra ma lo scambiano per uno studente
Scuola A soli 24 anni Manoa Bianchi vince il concorso e diventa docente al Piero Della Francesca
A soli 24 anni vince il concorso per insegnanti e sale in cattedra. È così giovane che il personale della scuola lo scambia per un alunno.
La vicenda è quella di Manoa Bianchi di San Colombano, ex alunno del Cesaris di Casale che due giorni fa si è insediato al Piero Della Francesca di San Donato. Avendo solo il diploma e non la laurea, insegna in laboratorio, ma un incarico a tempo indeterminato nel mondo della scuola fatto di precari, a soli 24 anni, è un bel traguardo. Bianchi è arrivato 60esimo in graduatoria su 101 vincitori di concorso. Alle prove avevano partecipato ben 3mila studenti.
«Mi sono diplomato nel 2020 in informatica e telecomunicazioni all’istituto Cesaris di Casale - spiega -. Ho lavorato in una multinazionale, ho partecipato al concorso, ho fatto tre esami, lo scritto, il pratico e l’orale. Sono arrivato 60esimo su 3mila (i vincitori sono stati 101), adesso insegno in laboratorio, in particolare informatica ed economia aziendale, a fianco del professore di materia. Ho 18 ore di insegnamento e 7 classi. Sono contentissimo. Mi ero preparato bene. Le prove non erano semplici, ma su argomenti che avevo trattato anche alle superiori». La prova scritta era incentrata su temi di pedagogia e psicologia, in quella pratica, invece, gli studenti hanno dovuto creare un data base partendo da zero e in quella orale hanno dovuto, in 45 minuti, preparare una lezione e simulare l’insegnamento davanti alla commissione.
«Essere giovani è una fortuna - spiega il docente -, significa potersi interfacciare meglio con i ragazzi, sempre nel rispetto dei ruoli. Il primo giorno ero agitato, ma il professore di materia mi ha sostenuto. Il preside Angelo Maria Letizia Colella e i suoi collaboratori Silvia Meazza e Luca Simoni sono stati molto gentili con me, mi hanno fatto sentire a mio agio».
Si sono meravigliati per la giovane età di Bianchi. Alla mattina, quando si è presentato per firmare il contratto, hanno scambiato il giovane banino per uno studente. «Dopo il Cesaris - spiega - ho lavorato da Amazon. Ho studiato 6 mesi per prepararmi e adesso sono qui. Le prove del concorso tra l’altro erano dislocate tra Bollate e Como. Partire alle 4 di mattina, salire in auto con l’agitazione è stata una trafila che però ha dato i suoi frutti. Le persone cercavano di dissuadermi. “Perché fai il concorso che è impegnativo e non serve a nulla?”, mi dicevano. Invece no, fare il concorso è servito».
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