SAN DONATO Botta e risposta su Rai Tre tra il sindaco Squeri e il Comitato contro lo stadio del Milan

Opinioni in netto contrasto esposte di fronte alle telecamere di Buongiorno Regione

Botta e risposta tra il sindaco Francesco Squeri e il comitato No Stadio davanti al municipio con i manifesti per urlare il proprio no al progetto di trasformazione dell’area di San Francesco. Se per il primo cittadino l’operazione promossa dal Milan è un’opportunità per rilanciare un’area già edificabile, il comitato la ritiene un’ulteriore cementificazione, che porterà le auto sotto casa dei sandonatesi e ingorgherà la tangenziale.

Ragioni contrastanti esposte in diretta alle telecamere di Buongiorno Regione, in onda ieri mattina su Rai Tre. Iris Balestri, una delle referenti del Comitato, è netta: «Il progetto presenta molte criticità», tra cui i parcheggi, in quanto «sappiamo che meno del 24 per cento, in occasione degli eventi, troverà posto in loco», che vuol dire che tre/quarti dei mezzi in ingresso per accedere al futuro stadio «dovranno cercare parcheggio nel territorio di San Donato e nei territori circostanti», migliaia di auto che «parcheggeranno ovunque, sotto casa nostra». Un problema che però, secondo il sindaco potrà essere gestito al meglio, grazie a un progetto che non solo prevede il tempio del calcio rossonero, ma musei, uffici, auditorium, un parco e 700 stalli per le auto. La viabilità sarà migliorata, sia attraverso l’autostrada, sia attraverso la strada ferrata. «È prevista un’uscita dell’autostrada, la vecchia tangenziale e si sfrutterà il cavalcavia ingrandito», illustra Squeri, che mette in evidenza la realizzazione di un’entrata ciclopedonale carrabile e il collegamento con la ferrovia e la metropolitana. «Uno dei vantaggi è che finalmente San Donato avrà (nell’ambito della riqualificazione, Ndr) una stazione degna di questo nome», aggiunge il sindaco. Una visione contrastante con quella del comitato, come evidenziato da Annalisa Molgora, che rivendica «un’idea di sviluppo alternativa per l’area San Francesco», un importantissimo «corridoio verde che collega San Donato al borgo storico di Chiaravalle», da valorizzare «nell’ottica di un Piano di governo del territorio a reale consumo di suolo zero». Anche se la variante per lo stadio non muta l’impatto sul territorio consumato: «Erano previsti prima 180mila metri quadrati e 108.000 metri quadrati sono previsti con la variante proposta dal Milan» controbatte il sindaco Squeri, ribadendo che la superficie era già destinata a struttura sportiva ed è rimasta uguale.n

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