San Donato, il caso del bambino lasciato al Predabissi: interviene il ministro della Famiglia
I genitori senza lavoro vivono in una tenda, contatti con i sindaci Sala e Squeri
«Ci stiamo mettendo in contatto con il sindaco di San Donato, dove i due giovani vivono in una tenda: vogliamo capire cosa è stato fatto dai servizi sociali e cosa ancora si può fare». Con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook lunedì mattina, la ministra della Famiglia e della Natalità Eugenia Roccella è intervenuta così sulla drammatica vicenda dei due giovani che, in condizioni economiche difficilissime, hanno lasciato all’ospedale Predabissi di Vizzolo il loro bimbo nato nei primi giorni di dicembre. «Fra le storie che il Natale ci racconta, c’è quella dei due giovani genitori in condizioni di difficoltà economica estrema - sono le sue parole -. Nel dare alla luce il suo bimbo nato prematuro, la ragazza ha scelto di lasciarlo in ospedale senza riconoscerlo, situazione che determinerebbe uno stato di adottabilità. Ho quindi chiamato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con il quale ci stiamo mettendo in contatto con quello di San Donato, dove i due giovani vivono in una tenda nei pressi della stazione». Sempre in base a quanto emerso nel corso della giornata, dopo il parto avvenuto in sicurezza all’ospedale Predabissi, il bimbo è stato trasferito in un altro ospedale.
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