SAN DONATO Disco verde della giunta Checchi alla maxi “cittadella dello sport”
Investimento da 140 milioni: il via libera dopo che l’operatore aveva chiesto alla Regione di nominare un commissario ad acta per gestire l’iter rallentato
Disco verde definitivo dalla giunta di Andrea Checchi alla futura cittadella dello sport da circa 140 milioni di euro prevista nel quartiere San Francesco: il via libera è arrivato dopo che la società Sport Life City Srl, promotrice del progetto, aveva inviato a Regione Lombardia e alla Procura della Corte dei conti la richiesta di un commissario ad acta che vigilasse sulla procedura. L’’istanza era partita dall’operatore privato a seguito dei lamentati ritardi con cui l’ente sandonatese avrebbe trattato la lunga partita burocratica che verte sul comparto di quasi 250 mila metri quadrati di proprietà della società Asio Srl.
L’attenzione torna così sul lotto dove dovrebbe essere realizzato l’articolato disegno che vede al centro un’arena per manifestazioni sportive e grandi eventi dalla capienza di 18 mila posti. Si aggiungonodi altre attrezzature sportive oltre ad un distretto commerciale di 5 metri quadrati, che dovrebbe ospitare ristoranti e negozi, nonché un liceo dello sport sul modello dei campus anglosassoni. E poi un centro per l’atletica leggara al coperto da 3.800 metri quadrati, 8 campi multifunzionali per attività all’aperto e un residence pensato come punto di riferimento per gli atleti. Stando all’ambizioso piano, i moderni impianti dovrebbero essere circondati da 100mila metri quadrati di verde, oltreché da un’ampia area destinata a parcheggi per auto, moto e pullman.
Nei mesi scorsi, in fase di adozione del piano, l’amministrazione comunale aveva reso noto di avere posto alcune prescrizioni di carattere viabilistico al fine sia di evitare che il traffico di attraversamento si riversi all’interno della città e sia di favorire la mobilità sostenibile. A questo punto sembrano esserci le tutte le condizioni per il decollo dell’impegnativo Programma Integrato di Intervento di cui a San Donato si parla ormai da 5 anni rispetto al quale alcune realtà ambientaliste del Sudmilano hanno più volte alzato gli scudi. Mentre l’esecutivo di centrosinistra ha più volte fatto notare che si tratta di un’operazione conforme a quanto prevedono gli strumenti urbanistici in vigore che riqualificherà la parte di territorio - collocata alle spalle della ferrovia - che è rimasta in abbandono in attesa di una svolta. Nel documento ufficiale di approvazione del piano che è appena uscito dal municipio la squadra di Checchi ha dato ampio mandato al dirigente competente di compiere i passaggi necessari per la stipula della convenzione urbanistica.
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