San Donato, ieri i funerali del motociclista ucciso da un cavo di acciaio

Al vaglio le responsabilità, avrebbe usato il cantiere del cavalcavia di Poasco come scorciatoia

Si sono celebrati ieri i funerali di Gianni Tiberi, dopo che venerdì scorso è stata eseguita l’autopsia sul suo corpo. Quarantotto anni, originario di Introdacqua in Abruzzo dove si sono svolte le esequie, l’operaio tessile si era stabilito a Milano per motivi lavorativi. E, proprio mentre si recava al lavoro col suo scooter, lo scorso 11 aprile ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto all’interno dell’area di cantiere sul raccordo della tangenziale a San Donato. Gli esami autoptici hanno confermato la causa del decesso, provocato dalla profonda ferita alla gola dovuta all’impatto con un cavo di metallo teso ad altezza d’uomo. Un cavo che era stato posizionato per assicurare le barriere e le transenne, in modo da non farle volare in mezzo alla strada per le raffiche di vento che si erano registrate nei giorni precedenti in un cantiere. Al momento non ci sono indagati ma il cantiere fin dall’11 aprile è sotto sequestro e reso inaccessibile agli utenti della strada, che troppo spesso utilizzavano il “passaggio proibito” come scorciatoia per saltare la fila. Per fare piena luce sull’incidente che ha provocato la morte del 48enne, i carabinieri della stazione di San Donato, coordinati dalla Procura di Milano, hanno ascoltato gli addetti dell’impresa addetta ai lavori di ripristino stradale. Bisogna infatti capire come Tiberi abbia avuto libero accesso alla rampa che conduce a Poasco dove era diretto per raggiungere lo stabilimento tessile dove lavorava a San Giuliano. Anche se le modalità con le quali è avvenuto l’incidente sono state davvero molto casuali e sfortunate, gli investigatori vogliono accertare se quel cavo poteva stare in quel posto o meno, ma soprattutto se era stato adeguatamente segnalato dai responsabili del cantiere. Subito dopo l’autopsia, la salma del 48enne è stata riconsegnata alla sorella e al cognato giunti a Milano per il riconoscimento e per il trasferimento della salma fino ad Introdacqua, in Abruzzo, tramite le onoranze funebri Di Due di Pacentro. I funerali si sono svolti ieri (domenica), alle ore 15, nella chiesa di Maria SS. Annunziata.

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