SAN DONATO «Io, mio marito e tre bambini
viviamo in una casa di 45 metri»

Lo sfogo della 28enne Monica Posca: «Non ce la facciamo più e nessuno si interessa della nostra condizione»

«Abito con mio marito e con i nostri tre figli in una casa di 45 metri quadrati: siamo in condizioni di disagio dovuto al sovraffollamento e nessuno ci aiuta». La ventottenne Monica Posca, mamma di tre bambini piccoli, racconta al «Cittadino» la sua vita condotta nell’appartamentino di via Di Vittorio dove, spiega, «non ci sono nemmeno le condizioni di sicurezza dal momento che il divano letto, una volta aperto, sbarra la porta di uscita: non oso pensare che cosa succederebbe se dovesse scoppiare un incendio». Lei, che ha sempre vissuto a San Donato, quando si è sposata, ha deciso di rimanere nella città dove era già ben inserita. «Inizialmente, quando avevamo un solo figlio, lo spazio era sufficiente - riflette - , poi sono arrivati il secondo e il terzo bambino, che ha 5 mesi, e l’abitazione è diventata davvero troppo piccola: spendiamo 700 euro al mese di canone di affitto, facciamo fatica, perché mio marito fa l’operaio e io non lavoro, ma riusciamo comunque a stare a galla. Il problema - prosegue -, è che questo alloggio non è assolutamente adeguato per ospitare 5 persone». Monica ha già avanzato anche la richiesta per la casa popolare e, senza nascondere la sua grossa delusione, afferma: «In base al punteggio finale si evince che in pratica dovrei sperare che ai prossimi bandi aderiscano famiglie in condizioni migliori della mia, altrimenti non avrò mai diritto a un’assegnazione».

E comunque la tenace mamma non si è data per vinta: «Ho chiesto aiuto all’Aler, alla Regione e persino alla procura della Corte dei conti - rivela -, ma pare che la mia situazione non interessi a nessuno». Mostrando disappunto nell’avere sempre visto andare in fumo gli appelli che ha rivolto a una serie di enti, Monica sottolinea: «Con un solo stipendio facciamo già dei grossi sacrifici, pertanto con i prezzi del mercato immobiliare alle stelle non saremmo assolutamente in grado di concederci una casa più grande. Inoltre - aggiunge -, non rientriamo più nemmeno nelle agevolazioni per le giovani coppie».

Viste le difficoltà, nei mesi scorsi aveva riposto una serie di speranze nel Comune di San Donato. «Il 2 settembre scorso, quando ero incinta del mio terzo figlio, ho parlato con il sindaco Andrea Checchi che mi aveva promesso un aiuto che non è ancora arrivato - conclude -: sono disperata, ma non voglio arrendermi, tanto più che so che ci sono degli alloggi destinati alle emergenze che attualmente sono liberi».

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