SAN DONATO L’Itis Mattei è devastato, la scuola riaprirà solo mercoledì mattina VIDEO

L’incursione messa a segno nella notte tra sabato e domenica all’Itis Mattei di San Donato ha creato importanti danneggiamenti: la scuola nella giornata di martedì rimarrà ancora chiusa.

La corsa contro il tempo effettuata lunedì non è stata infatti sufficiente per mettere in sicurezza le aule e i corridoi. Pertanto il preside Marco Esposito si è trovato costretto a sospendere per un altro giorno le lezioni al fine di completare le operazioni di pulizia per la rimozione della polvere di ammonio (utilizzata per spendere gli incendi), che si è depositata su buona parte delle superfici, e soprattutto per dotare l’istituto di nuovi estintori al posto di quelli che sono stati scaricati e messi quindi fuori uso.

La decisione riguardante il prolungamento della chiusura, che ha fatto slittare la riapertura alla mattinata di mercoledì, è stata comunicata sul sito del Mattei con una circolare diffusa nel tardo pomeriggio di ieri.

In base ai sopralluoghi effettuati dai tecnici di Città metropolitana, il gruppo di vandali, che si è intrufolato all’interno del complesso scassinando alcune finestre, ha scaricato gli estintori in una trentina di aule, inoltre sono state imbrattate decine e decine di pareti che la banda ha riempito di scritte offensive e derisorie nei confronti dei professori dell’istituto.

Sono stati registrati danni anche su tutti gli idranti e su un distributore automatico di bibite. Sempre con le bombolette spray gli stessi vandali hanno pasticciato i bagni e i corridoi, nonché alcune porte, del liceo Primo Levi.

L’assalto non ha risparmiato nemmeno le palestre utilizzate dai tre istituti ospitati nel complesso Omni Comprensivo dove è stato persino manomesso un defibrillatore.

I vandali hanno colpito nella notte tra sabato e domenica

In totale dovranno essere sistemate 12 finestre del Mattei, altre 3 del Primo Levi e ieri erano in corso delle valutazioni anche per alcuni serramenti del Piero della Francesca. Per il momento Città metropolitana non ha reso noto il conto finale delle opere tese a restituire agibilità e decoro all’edificio, ma si tratta comunque di una somma consistente.