San Donato, parla Checchi: «No all’Eni, non avevamo alternative»

Con una delibera di giunta approvata lo scorso 8 giugno, l’esecutivo di centrosinistra guidato da Andrea Checchi ha respinto, in quanto ritenuto privo dei «presupposti di interesse pubblico e di coerenza con le linee guida del bando», il progetto pervenuto dal Raggruppamento temporaneo d’imprese tra Forum Net, Forum ssd ed Eniservizi a termine della gara per la valorizzazione del Centro sportivo Mattei chiusasi lo scorso 16 marzo. Ha bocciato cioè, in altre parole, l’unica cospicua offerta pervenuta in Comune per rimettere mano all’ex gioiello di via Caviaga e riportarlo agli antichi fasti. Una scelta che impone alla Giunta di ripartire da zero e che ha scatenato subito una ridda di reazioni politiche in città.

Abbiamo chiesto ad Andrea Checchi di rispondere alle domande del «Cittadino» per spiegare cos’è successo e cosa succederà adesso.

Signor sindaco, questo era un punto importante del programma elettorale della sua coalizione e si trova oggi a dover ripartire da zero. Immagino non sia stata una scelta facile dire di “no” all’offerta di Eni e Forum, rinunciare a quei 5 milioni...

«Non avevamo alternative. L’offerta, così come specificato dalla Commissione tecnica che l’ha valutata, mancava di due presupposti fondamentali: la conformità al bando e l’interesse pubblico. Abbiamo approfondito con cura e a tutti i livelli la questione, prendendoci tutto il tempo necessario, e alla fine abbiamo dovuto prendere atto che non c’erano alternative. La nostra è una scelta di trasparenza e di correttezza amministrativa».

Ci spieghi meglio.

«L’intervento da noi auspicato per il Centro Mattei e ben spiegato nelle linee guida del bando si prefiggeva l’obiettivo di restituire alla città l’utilizzo di entrambe le piscine, con un sistema copri-scopri su quella olimpionica all’aperto e la riqualificazione di quella coperta. Dagli offerenti è arrivato un progetto completamente diverso e mirato su una piccola porzione del Parco. L’offerta di Eni e dei suoi partner è incentrata infatti sul solo ambito della piscina coperta (trasformata in un fitness center) e con soluzioni inadatte all’utilizzo dell’impianto per l’attività natatoria (anche agonistica con la pallanuoto) e la riabilitazione sportiva, rivolta alle persone anziane o disabili. La nostra stella polare è il bene della città e francamente il progetto pervenuto non sembra andare in questa direzione. Diciamo dunque “no” ma rilanciamo con un nuovo iter, più snello e più rapido, che potrà comunque condurci alla riqualificazione del Centro sportivo, senza peraltro escludere i latori dell’offerta respinta».

Quale sarà questo iter?

«Il nuovo percorso avrà modalità e tempi più agili anche per favorire un’adesione ampia da parte dei possibili partner pubblici e privati dell’Ente: rivedremo le linee guida, non più globali ma mirate sui diversi ambiti in cui si sviluppa il Parco; apriremo quindi un bando nelle forme del “Dialogo competitivo”, invitando a prendervi parte i soggetti privati in grado di poter riqualificare singole parti del Centro Mattei e mettendole a gara con l’annessa gestione delle stesse. Il Comune farà da regista e interverrà, se necessario, con ulteriori risorse economiche. Coinvolgeremo nel percorso, inoltre, l’interno Consiglio comunale, sia nei suoi componenti di maggioranza, sia in quelli di minoranza. Contiamo di riuscire a fare tutto ciò nell’arco di 120/150 giorni».

Ma non è un po’ tardi? I vostri avversari politici vi accusano di aver gestito male e con estrema lentezza questa partita e di aver ideato un bando troppo ambizioso.

«Sicuramente abbiamo compiuto alcuni errori e può esserci stata qualche lentezza o inesperienza, ma il tutto è sempre stato fatto secondo un obiettivo ben preciso: sin dall’inizio abbiamo puntato a un progetto globale che rimettesse mano all’intero Centro, coinvolgendo partner di prestigio e lavorando per individuare contestualmente un unico soggetto gestore onde evitare gli errori e gli sprechi del recente passato. Il Parco Mattei è una realtà importante, con una capacità attrattiva anche sulla città di Milano e sul circondario, appetibile dunque a investimenti di operatori qualificati. Ricordo che alla manifestazione d’interesse che avviò la procedura, due anni e mezzo fa, aderirono oltre a Eni e Snam anche l’Università di Milano e un sodalizio sportivo di valore del Nord Milano. Poi purtroppo questi soggetti si sono sfilati per sopraggiunte diverse scelte strategiche e anche Eni ha ridimensionato il suo impegno, sia in termini progettuali, sia di risorse da investire, peraltro dopo aver chiesto, direttamente e attraverso un partner, due proroghe ai termini di chiusura del bando».

Quindi ora si cambia strategia?

«Dobbiamo giocoforza prendere atto di quanto accaduto e individuare un percorso nuovo, più snello, che consenta interventi mirati sulle diverse porzioni del Parco: l’area acqua, quella del tennis, quella delle palestre e del palazzetto, puntando però sempre sulla qualità».

Cosa risponde a chi vi accusa, prendendo spunto dalla questione Parco, di non avere a cuore lo sport in città?

«Rispondo con i fatti. Basta guardare la riqualificazione del Centro sportivo di via Maritano (più di 1 milione di euro di investimenti), il cui rilancio è sotto gli occhi di tutti, per toccare con mano il nostro impegno. Chi dice che questa Giunta non ha a cuore lo sport mente sapendo di mentire: abbiamo investito centinaia di migliaia di euro nel settore, abbiamo rimesso a norma gli impianti di molte società, assegnato contributi alle associazioni impegnate nel settore e nelle scorse settimane una spesa di quasi 1 milione di euro è stata messa a bilancio sul settore atletica del Parco Mattei, la cui pista verrà completamente rifatta entro i primi mesi del 2017 e che non era inclusa nel bando».

© RIPRODUZIONE RISERVATA