Una formula matematica : “50-1 = infinito” per sfidare il destino e darsi un futuro, per sé, per la propria azienda e per il rilancio del paese. La formula è quella che campeggiava ieri sulle pagine dei quotidiani nazionali acquistate da Angelo Corigliano, un imprenditore di origine pugliese, che vive a San Donato. Dopo la diagnosi di una grave malattia, arrivata un mese fa, Corigliano si è impegnato con questo insolito sistema ad assumere entro un anno 50 persone a tempo indeterminato.
L’azienda, creata da Corigliano, 61 anni, è una multinazionale di servizi che ha sede a San Donato Milanese (con sede distaccata a Taranto), opera ormai in cinque continenti e conta 500 collaboratori e un fatturato di 10 milioni di euro. L’Itex si occupa della certificazione della qualità dei prodotti e processi per società d’impiantistica e per imprese chimiche e petrolchimiche (Oil & Gas e Nucleare). E l’iniziativa di ieri dell’imprenditore è una vera e propria testimonianza di amore e di fiducia imprenditoriale guardando a un futuro «che non deve fermarsi con me» e che nelle intenzioni del presidente della Itex - spiegano i suoi stretti collaboratori - deve essere da stimolo ed esempio per gli altri imprenditori, spingendoli a credere di più nella loro attività e nel Sistema Paese anche in tempi di crisi.
Corigliano scrive con orgoglio dell’«infinita soddisfazione di aver dato un piccolo contributo al rilancio del nostro Paese», così come «infinito è il traguardo che desidero per la mia azienda».
Proprio la consapevolezza della malattia - osserva Corigliano - ha cambiato le prospettive. Nel lanciare uno sguardo al vissuto, «alla splendida famiglia a cui devo tutto e ai meravigliosi collaboratori che hanno contribuito al successo della mia impresa», Corigliano rivela come il duro verdetto dei medici lo abbia indotto a «riflettere e reagire» e a impegnarlo ancor più nella sua azienda, con la promessa siglata dalla pagina acquistata sui giornali di creare quei 50 nuovi posti di lavoro, a tempo indeterminato. Alla fine della pagina pubblicitaria Corigliano non dimentica di ringraziare anche i medici del Policlinico di San Donato che gli sono stati vicini e che lo stanno seguendo.
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