San Donato: strettoia sulla via Emilia per altri due mesi
C’era solo un cordolo da spostare ma una modifica al progetto innesca una nuova trafila burocratica. E code infinite ogni mattina per i pendolari
Il restringimento sulla via Emilia che è stato istituito nel gennaio scorso all’altezza di San Donato potrebbe andare avanti ancora per un paio di mesi. Dal Comune arriva notizia che a richiedere ancora tempo non è tanto l’entità dell’opera, legata al progetto che verrà realizzato in piazza Supercortemaggiore, dal momento che l’impresa deve semplicemente realizzare un cordolo sullo spartitraffico, bensì la causa delle lungaggini è una questione burocratica. L’intervento viabilistico, totalmente a carico dell’operatore privato, fa parte infatti del piano Eni Station, che porterà a San Donato il secondo distributore ad idrogeno d’Italia, rispetto al quale l’investitore ha deciso di apportare una serie di modifiche in corso d’opera. Queste variazioni dovranno essere approvate dai tecnici del municipio e dovranno ottenere tutti i permessi previsti dalla normativa. Pertanto, essendo l’opera viaria “intrappolata” nella pratica in questione, c’è il rischio che fino a quando non si sbloccherà l’iter, con il disco verde al disegno di Eni Station aggiornato, rimanga fermo anche il cantiere sull’asse viario che al mattino all’ora di punta è causa di imbottigliamenti che mettono alla prova la pazienza dei pendolari.
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