SAN GIULIANO Baita di Civesio, il futuro
impigliato nella burocrazia
Il primo cittadino ha accettando la donazione, ma tutto è fermo
«Prima che la baita di Civesio finisca nel degrado, auspichiamo che si chiuda l’iter burocratico per dare un futuro alla struttura in legno collocata nel centro della nostra frazione».
Ad attendere degli sviluppi sull’infinita trafila per salvare dalle ruspe l’originale manufatto in legno c’è il comitato civico spontaneo di Civesio. L’attenzione torna così sulla particolare casetta che il privato più di 10 anni fa aveva realizzato per allestirvi un negozio che dopo qualche anno ha chiuso: da quel momento la baita è rimasta serrata e ormai da più di un anno, essendo scaduta la concessione del terreno, il Comune ha emanato un’ordinanza di demolizione nei confronti della proprietà. Ascoltando le istanze dei cittadini, il sindaco di San Giuliano Marco Segala ha poi sospeso il provvedimento aprendo un dialogo con la proprietà che ha potuto risparmiare i costi di demolizione attraverso l’iter riguardante la donazione al Comune della struttura.
Ma solo quando si sarà completata tutta la lunga procedura l’ente potrà pubblicare un avviso pubblico per affidare l’immobile in concessione a un privato, affinché vi apra un’eventuale attività, a seguito di un canone di locazione.
Da Civesio arriva notizia che ci sarebbero già degli operatori interessati a farsi avanti, ma prima deve essere comunque completata la trafila in municipio. In particolare, l’ente ha dovuto attendere la certificazione impiantistica per perfezionare l’atto di donazione. Sembra che il viaggio di carte bollate sia comunque a buon punto, sebbene rimanga il timore dei cittadini che nel frattempo il lungo disuso possa danneggiare l’edificio che molti residenti della zona auspicano che venga trasformato in un luogo che diventi punto di incontro soprattutto i giovani della frazione dove intanto sono sorti anche una serie di servizi con l’apertura negli anni scorsi di una farmacia privata e del market Famila.
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