San Giuliano: i due ultras arrestati chiedono di fare lavori di pubblica utilità

Messa alla prova: se non sarà superata rischiano fino a 4 anni di carcere

I due ultras del San Giuliano City di 28 e 26 anni che erano stati arrestati dalla polizia per lesioni pluriaggravate dopo gli scontri seguiti al derby con il Fanfulla del 21 aprile scorso hanno chiesto al giudice la “messa alla prova”. Quella domenica pomeriggio, finita la partita a Riozzo vinta 3 a 0 dai sudmilanesi sul Fanfulla, senza scontri tra tifosi in uno stadio “blindato”, secondo l'accusa diverse auto di sostenitori del City erano arrivate a Lodi, su un percorso diverso da quello dei tifosi bianconeri, e quindi un gruppo di giovani con il volto coperto, armati con bottiglie e i bastoni delle bandiere, avevano teso un agguato agli “avversari” a suon di botte in viale Pavia, davanti al circolo Archinti. Un 50enne di Lodi era finito in ospedale con un trauma facciale. I due imputati rischiano 4 anni di carcere. L’unico modo per provare a evitarli è ora un lungo percorso di lavori di pubblica utlità, che oggi il loro difensore ha richiesto al giudice. La decisione sull’ammissibilità o meno sarà a settembre. Intanto i due restano gravati da Daspo rispettivamente di 3 e 7 anni subito emesso dal questore di Lodi. Altri 6 supporter del Sangiuliano sono stati denunciati per la medesima spedizione punitiva.

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