Niente espropri se i terreni servono per negozi e attività commerciali private, anche se si tratta di autostrade o grandi opere. Questo è il senso della sentenza che ha appena emesso il Consiglio di Stato a Roma che ha respinto la richiesta della società Autostrade per l’Italia di allargare l’area di servizio di San Zenone, ai danni di una famiglia di agricoltori, i Rinaldi, che avrebbero dovuto cedere i terreni a prezzi (ovviamente più bassi) di esproprio invece che venderli a valori di mercato, in base a una normale trattativa fra privati. “La costruzione di un edificio commerciale e delle opere a questo funzionali sono iniziative private e non di interesse pubblico” hanno stabilito i giudici del Consiglio di Stato e quindi non si può imporre l’esproprio dei terreni come invece pretendeva la Società Autostrade per l’Italia. L’unica concessione è stata data per la costruzione di un parcheggio a servizio del traffico di automobilisti e camionisti che ogni giorno usano la A1.
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