Scoperta evasione di 80mila euro,
imprenditore sceglie di patteggiare
Un imprenditore edile del Lodigiano ha deciso di patteggiare per l’evasione fiscale di 80mila euro scoperta dall’agenzia delle entrate. I fatti risalgono al 2008, anche se il processo si è aperto solo di recente. Dopo la prima udienza, mercoledì l’imputato (R.M. le sue iniziali) ha chiesto di patteggiare e così, con l’accordo delle parti, è stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa). Il mancato versamento dell’Iva è relativo ai redditi del 2005 e ammonta a circa 80mila euro, ma solo nel novembre 2008 l’agenzia delle entrate, facendo controlli incrociati sulle dichiarazioni presentate e sui versamenti, ha scoperto l’evasione e così ha fatto scattare la denuncia. A processo è finito quindi il legale rappresentante della Edil Emmegi Srl di Lodi Vecchio, R.M., assistito dall’avvocato Barbara Attardi del foro di Busto Arsizio. E alla seconda udienza è stata scelta la “strada” del patteggiamento e così il processo è stato chiuso.
Sempre nei giorni scorsi in tribunale è arrivata a conclusione anche un’altra vicenda, relativa a una presunta truffa subita da un 62enne di San Colombano. L’uomo, per non pagare gli arretrati delle bollette telefoniche, pari a 1027 euro, aveva fatto una denuncia ai carabinieri (nel dicembre 2008) dicendo che qualcuno aveva attivato una utenza telefonica a suo nome. Ma le indagini hanno permesso di chiarire che quella non era la verità e così l’uomo è stato condannato a dieci mesi di reclusione per simulazione di reato.
D. C.
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