Ci sarebbe un movente economico alla base del tragico duplice omicidio avvenuto tra Segrate, nel Milanese, e Bottanuco, in provincia di Bergamo, poi conclusosi col suicidio dell’assassino. Secondo quanto emerge dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal pm di Milano, Tiziana Siciliano, l’assassino-suicida Domenico Magrì, 82 anni, stava liquidando le quote della società costruita decenni fa insieme con Carmelo Orifici, 69 anni, ucciso con un colpo di pistola alla nuca intorno alle 10 di stamattina in un cantiere di via Monviso, a Segrate. «I due stavano liquidando le attività in comune, Magrì voleva ritirarsi per l’età avanzata e a causa dei problemi familiari», spiegano gli inquirenti.
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