
Parte nella notte dalla Calabria e si incatena davanti al palazzo Eni di piazza Santa Barbara. Tutto per una pensione da fame, 800 euro al mese, che Vincenzo Manica, 70 anni, di Rossano Calabro, percepirebbe a causa della mancata corresponsione di alcuni contributi. Per colpa, secondo lui, della sua ex azienda, che lavorava per conto della Snam. Ecco perché lui ha deciso di venire fino a San Donato e chiedere l’intervento della multinazionale di San Donato.
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