Sigilli al un hotel di Colturano
La proprietaria non ha completato l’iter burocratico per poter operare: in precedenza era semplice affittacamere con nove posti letto
Messi i sigilli a un hotel di Colturano. Dopo l’ordinanza del sindaco dello scorso aprile, che limitava l’utilizzo a soli nove posti letto per inadempienze burocrati-che, nei giorni scorsi è arrivata la decisione di sospendere l’attività e così alla porta di ingresso la polizia locale e i carabinieri hanno posto i sigilli.
Sorta inizialmente come trattoria, lungo la provinciale Sordio-Bettola, una decina di anni fa la proprietaria aveva deciso di riconvertire la struttura in un “affittacamere”, mentre tre anni fa aveva avviato l’iter per il passaggio a hotel. Nel frattempo sono stati fatti tutti gli interventi strutturali necessari al nuovo utilizzo, e i posti letto sono passati dai precedenti nove a quaranta, con 13 stanze.
Ma per poterli utilizzare tutti era necessario il via libera della Camera di commercio, in particolare con il rilascio della Scia (segnalazione certificata di inizio attività), che però non è mai arrivata. Nonostante questo, pare che da diversi mesi ormai la struttura venisse utilizzata interamente, compresa la parte senza autorizzazione. «Abbiamo fatto dei controlli in questi mesi e abbiamo scoperto delle irregolarità - spiegano dal consorzio di polizia locale Nord Lodigiano -. Oltre alla mancanza della Scia non c’era nemmeno il certificato antincendio per l’ala nuova. Eppure gli spazi venivano comunque utilizzati. Sono stati redatti anche dei verbali».
Lo scorso aprile è dovuto intervenire anche il sindaco di Colturano, Giovanni Cariello, per “sanare” questa situazione. Ed è stata emessa una ordinanza con la quale si ribadiva che poteva essere utilizzata solo la parte già a norma e con le autorizzazioni, ovvero i nove posti letto che da anni venivano affittati.
A quel punto la proprietaria, M.G. le iniziali di 48 anni, aveva 45 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione, attraverso lo sportello informatico Suap della camera di commercio. Ma non lo ha fatto e così ora, in base alla nuova normativa, è decaduta anche la licenza di affittacamere. Così venerdì scorso la polizia locale e i carabinieri di Melegnano sono intervenuti per mettere i sigilli alle porte.
Nel frattempo la proprietaria ha anche fatto ricorso al Tar contro un verbale di oltre 5mila euro, ma lo ha presentato oltre i termini di legge e così il suo ricorso è stato annullato.
Si tratta in ogni caso di sanzioni solo amministrative. Non è stato contestato nessun reato che possa portare anche a una denuncia penale.
«La struttura è già stata adeguata alla nuova destinazione - spiega il sindaco di Colturano Giovanni Cariello -. È stata anche richiesta l'autorizzazione, ma di fronte alla mancanza dei requisiti necessari non gliela possiamo rilasciare. Appena sapremo che l’iter è stato completato (e abbiamo notizie che si stanno muovendo in questo senso) e la Camera di commercio avrà verificato che tutto è in regola, noi saremo felici di dargliela».
Davide Cagnola
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