Le parole marijuana o hascisc non comparivano mai: ai pusher bastava ricevere un emoticon via WhatsApp per consegnare la “roba”. Un quadrifoglio o il cuore verde per la “maria” e un uomo col turbante per il “fumo”. In azione anche pusher minorenni, clienti perfino di 13 anni, che si rifornivano nelle discoteche del territorio. L’indagine «Sballo 2.0» si è chiusa con 15 arrestati e 61 indagati. La Brianza è stata il baricentro dell’inchiesta, che vede coinvolti ventenni di Monza e Brugherio, ma è il Vimercatese ad aver “collezionato” più Comuni, con propaggini nel lecchese e nell’hinterland milanese dove gli agenti del commissariato di Monza sono arrivati a San Giuliano Milanese.
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