«Ho provveduto a interpellare con la massima urgenza la società del presidente Moratti e al più presto, come giunta, incontreremo una delegazione nerazzurra per iniziare un percorso di valutazione del progetto».
Il sindaco Andrea Checchi nella giornata di ieri, in una nota diramata dal municipio, è tornato a prendere la parola riguardo la notizia arrivata dalla China Railway Construction Corporation (il colosso delle costruzioni cinese partner del club nerazzurro), che ha dichiarato l’intenzione di costruire, entro il 2017, uno stadio dell’Inter alla periferia di San Donato. Intanto dall’opposizione il capogruppo della lista civica “Insieme per San Donato”, Marco Zampieri, esprimendo una posizione che ha trovato appoggi anche tra il Pdl, commenta: «I vantaggi di uno stadio dell’Inter, sullo stile dell’impianto di Torino o di Monaco, porterebbe sul territorio vantaggi di gran lunga superiori ad eventuali disagi». E lancia l’idea: «Per esempio si potrebbe prevedere un introito fisso da parte del comune, pari all’uno per cento sugli incassi di ciascun evento oppure si potrebbe aprire un ragionamento riguardo la gestione dei parcheggi che andranno previsti in un intervento di tale portata». Mentre il primo cittadino, chiarendo che l’incontro con lo staff del patron Moratti sarà «ben oltre l’estate», mantiene cautela. «Uno stadio da 60mila posti per una società come l’Inter non è certo uno scherzo - fa notare -. Saranno da valutare con estrema attenzione le funzioni previste dal Pgt (Piano di governo del territorio, ndr) vigente. Vi sono poi da approfondire le conseguenze su viabilità, inquinamento, ambiente, qualità della vita». E aggiunge: «Al tempo stesso, non conosciamo quali potrebbero essere i benefici e gli interessi che verranno messi a disposizione della comunità sandonatese, non solo in termini economici, ma anche in termini di servizi, opportunità di lavoro e offerte per la collettività».
Insomma, mentre dalla minoranza si alza il tifo per il decollo dell’impegnativa scommessa, all’interno del centrosinistra il clima resta di cautela. «Ci prenderemo del tempo per verificare il tutto sia sotto il profilo amministrativo - conclude Checchi -, sia sotto quello politico, con un confronto allargato che oltre alle forze politiche della città, vedrà coinvolti tutti i cittadini in un percorso informato e condiviso. Poi, con il giusto tempo, faremo le nostre valutazioni e prenderemo le decisioni più opportune».
Dall’altra parte della barricata Zampieri afferma risoluto: «Mi auguro che il sindaco apra al più presto un tavolo di concertazione, che coinvolga tutte le forze politiche, per non veder sfumare una possibilità storica e irripetibile per il nostro territorio».
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