Stipendi sindaci, poca trasparenza

Amministratori pubblici nel Sudmilano: il «tetto» dei compensi è raggiunto da Paolo Bianchi di Mediglia, Mario Mazza di Vizzolo Predabissi, Francesco Ronchi di Carpiano e Franco Lucente di Tribiano. È il dato che si desume dai documenti sui compensi agli «organi di indirizzo politico amministrativo» pubblicati sui siti istituzionali della zona. Cifre spesso non esattamente installate al centro della homepage dei siti, anzi in genere raggiungibili cambiando numerose «liane» che partono dal simbolo «amministrazione trasparente».

Da qui si deve scendere a «organizzazione», poi a «organi di indirizzo politico-amministrativo» ed a questo punto fare ancora un passetto e scandagliare i curriculum vitae, oppure se va meglio, andare a leggere la delibera sui gettoni di presenza e gli emolumenti, non sempre riportata. Le dichiarazioni testimoniano che l’indennità massima per i sindaci sta fra i 23mila e i 33mila euro all’anno ed è raggiunta o da amministratori di comuni sopra i 10mila abitanti, o da sindaci in pensione oppure da lavoratori che non hanno aspettativa.

Carpiano (3990 residenti), fra tutti i comuni del sud est è l’unico che ha fatto la cosa più intuitiva: ha messo la retribuzione del sindaco sotto la sua foto, nella sezione «giunta». Idem per gli assessori. Si apprende così che a Francesco Ronchi, pensionato, vanno 1518 euro lordi al mese. Assai più bassi i gettoni degli altri, comprese fra 162 e 433 euro. Non ci sono le cifre annuali totali. A Cerro al Lambro (5050 abitanti) il primo cittadino Marco Sassi ha 43 anni e quindi lavora; idem il vicesindaco Gianluca Di Cesare. Le cifre (nella sezione «Amministrazione trasparente», metodo da qui in avanti adottato da tutti, nda) sono di 11.713 euro annuali, si presume netti, per Sassi e 4685 per il vice. Gli assessori stanno fra 146 e 292 euro mensili. San Zenone al Lambro ha quasi 4100 abitanti ed emolumenti di 22.753 euro annui per il sindaco Sergio Fedeli (pensionato), 4545 per il vice Guido Merli. A Sordio, che oscilla attorno ai 3100 residenti, le indennità appaiono bassissime: 2990 all’anno per Salvatore Iesce e 890,8 per l’assessore più «pagato», Agata Monica Vecchio.

A Vizzolo Predabissi (4010 residenti) sono indicati 23.426 euro euro, presumibilmente lordi, per il sindaco Mario Mazza, in pensione, e via via tutti gli altri: 4685 al vice Salvatore Italia con gli assessori che stanno fra 1757 euro ogni dodici mesi (Virginio Bordoni) e 3513 a Nelvio Capelli, Francesco Amerena e Luisa Salvatori.

Spostandosi a Dresano (3100 persone) e Colturano (meno di duemila), la trasparenza amministrativa è stata risolta postando sui siti la stessa delibera : quella coi massimali di indennità per la fascia di comuni considerata. Quindi sia Vito Penta che Giovanni Cariello hanno diritto a 1301,4 euro lordi al mese dimezzati se il sindaco è lavoratore, dipendente e non in aspettativa. Agli assessori spetta un gettone fra 260 e 195 euro al mese, sempre sottoposti a dimezzamento. Molto «alte» le buste paga a Mediglia, che però di abitanti è arrivata ad averne 12100. Paolo Bianchi guadagna 33.466,4 euro all’anno (mai troppo chiaro se siano lordi o netti, nda) e la sua giunta fra 15.059 (Vera Cocucci) e 7350 (Scotto Di Cesare, Laporta e Fabiano). A Tribiano, 3430 residenti, il sito riporta (dati del 2012) un emolumento di 23.426 euro per Franco Lucente con cifre fra 4750 (vicesindaco Fabrizio Castoldi) e 1345 (Pamela Delle Cave). A Paullo la pagina dei curriculum dei consiglieri non si apre per un problema tecnico del server.

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