Tassista aggredito, non ci sono immagini

Continuano in maniera serrata le indagini per dare un volto a chi, nella notte tra domenica e lunedì, ha accoltellato D. A., il tassista settantasettenne di Milano. Sono state ascoltate diverse persone, ma al momento non ci sono ancora fermi. Qualche conferma i carabinieri di Lodi l’hanno cercata nelle immagini delle telecamere presenti sul territorio di Merlino. Ma dovranno fare almeno dei filmati, perché gli “occhi elettronici” sono “ciechi”. In parole povere non funzionano. Peccato perché si trovavano in punti strategici, all’ingresso di Vaiano e alla rotonda di Merlino. Insomma, qualsiasi auto in entrata e uscita dal Comune sarebbe stata ripresa. Avrebbero potuto essere quindi utili alle indagini, che a questo punto esplorano varie piste. La momento ci sono le dichiarazioni delle persone che hanno soccorso l’autista accoltellato cinque volte all’addome e ora fuori pericolo. L’uomo, nonostante l’età, lavora come tassista per il servizio Taxiblu di Milano. Aveva avuto da poco conferma della licenza. E quella notte stava svolgendo il suo regolare servizio. A quanto pare a Merlino ci è arrivato per portare l’ultima cliente. Ma come sia arrivato fino al confine con la frazione di Vaiano è tutto un mistero. Quale strada abbia preso e perché fermarsi in un punto tanto isolato sulla provinciale 181 Merlino-Comazzo, dove è tuttora in corso il cantiere Tem.

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