Torna la protesta davanti all’entrata
dell’ospedale Predabissi

VIZZOLO Nel mirino anche i tempi di prenotazione non rispettati e i «pretesti burocratici estranei alla legge»

Torna la protesta al Predabissi di Vizzolo. Venerdì mattina si terrà un presidio davanti all’ospedale ai confini con Melegnano.

Ancora una volta nel mirino finiscono le liste d’attesa infinite. Il nuovo caso è scoppiato in questi giorni, quando il Coordinamento lodigiano per il diritto alla salute e il Coordinamento per il diritto alla salute Melegnano-Martesana hanno diramato una nota di fuoco. «Venerdì mattina saremo in presidio davanti all’ospedale di Vizzolo - hanno tagliato corto i Coordinamenti del Lodigiano e del Sudmilano -. Tutto questo per protestare contro il continuo rifiuto dell’Asst Melegnano Martesana di applicare le leggi e i regolamenti che tutelano il diritto alla salute dei pazienti».

Ma sono anche altre le questioni sollevate dagli organismi attivi a livello territoriale. «Contestiamo poi le prenotazioni di visite, esami e controlli che non rispettano il tempo di attesa prescritto dai medici curanti - si legge ancora nella vibrante nota diramata in questi giorni -. Siamo infine contro i continui e assurdi pretesti burocratici: estranei alla legge e ai regolamenti vigenti, impediscono i ricorsi verso questi atti illegittimi. Si tratta di continue violazioni delle leggi che mettono in pericolo la salute di tutti noi - ha incalzato nuovamente la nota -. Chiediamo quindi risposte ai vertici dell’Asst, che sono i responsabili di questa situazione».

Si spiega così il presidio promosso per i prossimi giorni davanti al Predabissi. «Nell’occasione illustreremo in dettaglio le ragioni della protesta e le molte richieste di intervento già inoltrate ai Nas territorialmente competenti, all’Ats Milano Metropolitana e alla Regione Lombardia», hanno sottolineato in conclusione gli organizzatori della manifestazione.

Qualche mese fa era stata invece una parte dei sindacati ad organizzare un presidio di protesta davanti all’ospedale di Vizzolo, che da sempre rappresenta un punto di riferimento per il mondo socio-sanitario dell’intero Sudmilano. Anche in quell’occasione a finire nel mirino erano state le liste d’attesa infinite, a cui si era aggiunta la carenza degli infermieri e dei medici di famiglia.

Emergenza quest’ultima che nel Sudmilano riguarda soprattutto la realtà di Vizzolo, dove nel fine settimana un altro medico lascerà la comunità locale. Da lunedì prossimo quasi 1.500 pazienti rischiano insomma di ritrovarsi senza l’assistenza di un camice bianco.

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