Un esercito in bici “apre” la ciclabile

Oltre ai due sindaci,

presente l’assessore

provinciale De Nicola, un’opera da un milione

La pista ciclopedonale è realtà, San Giuliano e San Donato sono ora più vicine. Un’opera attesa con impazienza, a giudicare dalla mole di gente attirata dall’inaugurazione di ieri: tante facce, sorrisi, chiacchiere, colori e campanelli; bimbi e famiglie accorsi, con la benedizione del sole, a scoprire un collegamento fruibile da pochi giorni, agognato coronamento di un travagliato iter burocratico. Tanto più che l’infrastruttura rivela anche il merito di restituire alla collettività un pregevole tratto di territorio: il corridoio protetto, che inizia a San Giuliano nei pressi della piscina di via Risorgimento per poi costeggiare la cava fino a sfociare nella sandonatese via Pascoli, dischiude ai fruitori una visuale dello specchio d’acqua precedentemente inaccessibile.

Frutto del progetto Mibici siglato nel 2006 con la provincia di Milano, il percorso è lungo 750 metri, per un costo complessivo di 1.097.000 euro. 500.000 euro sono stati investiti dalla provincia di Milano, il cui assessore ai trasporti Giovanni De Nicola è stato presente al taglio del nastro di ieri pomeriggio, avvenuto nella piazzola posta sul confine tra le due città con il sottofondo sonoro di decine e decine di squillanti campanelli. Presenti anche gran parte delle giunte dei due comuni, oltre ai due sindaci Alessandro Lorenzano e Andrea Checchi.

A turno le autorità hanno preso la parola davanti alla folla di presenti, giunti sul posto con le due carovane di biciclette partite dai due comuni con l’obiettivo di arrivare a un simbolico congiungimento proprio sul confine. «L’opera è la dimostrazione che lavorare assieme tra enti paga», ha condensato nel suo intervento l’assessore alla mobilità della città dell’Eni Simona Rullo. E guardare al futuro fa anche correre il pensiero al soprannominato “central park del sudmilano”, l’unione delle aree verdi che collegano le due città, presente nella carta d’intenti velata d’utopia di entrambi i sindaci: «Al momento sembra irrealizzabile, così come sembrava irrealizzabile questa pista - così il primo cittadino sangiulianese Lorenzano -. Le risorse ci sono, teste e cuori pure». L’opera è inoltre uno dei tasselli di un progetto condiviso tra San Giuliano, San Donato, Melegnano, Peschiera, Mediglia e Colturano, legati da un comune impegno volto a unire le proprie realtà con percorsi ciclabili protetti che si snodano nel Parco Sud, come testimoniato dalla targa “Due ruote per sei comuni” installata sulla piazzola di confine.

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