Ventenne accoltellato con il suo cane a Milano: «Stava comperando la droga»

PESCHIERA Un 19enne immigrato residente nel Sudmilano lo aveva accompagnato

È residente a Peschiera Borromeo il 19enne fi origini straniere che, nella concitata sequenza di venerdì pomeriggio, ha trasportato a tutta velocità un ventenne egiziano (che inizialmente si credeva minorenne) al Pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, lasciandolo insanguinato sul marciapiede insieme al suo rottweiler agonizzante. Oggi è il “super testimone” di un tentato omicidio e dell’uccisione dell’animale che la vittima portava sempre con sé e che purtroppo è spirato in una clinica di Sant’Angelo Lodigiano. Fatti tutti da chiarire, anche se oggi in manette c’è un 27enne cubano, rintracciato e arrestato dai carabinieri. L’indagine si è dovuta scontrare con le prime reticenze da parte del cittadino di Peschiera, che aveva raccontato una verità ben diversa da quella che poi è emersa, dicendo di non conoscere il ragazzino soccorso e portato in ospedale. «Non lo conoscevo, mi ha chiesto aiuto», è la versione iniziale fornita ai militari. Ma sono bastate poche ore in caserma perché la storia cambiasse completamente i suoi connotati. Il 19enne di Peschiera, incalzato dalle evidenze – vestiti sporchi di sangue, un manganello nel portaoggetti, il fodero di un coltello nell’abitacolo della macchina con cui è arrivato in ospedale – ha ammesso che conosceva bene la vittima e che con lui, e un terzo amico ancora ignoto, era andato in via Vittorio Veneto a Milano per acquistare droga. Lì, ha raccontato ai carabinieri, sarebbe scoppiata una lite con il pusher. Indagini in corso.

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