Bando sui nuovi luoghi di culto non cattolici: il centro islamico di Milano e Lombardia è in testa alla graduatoria per l’assegnazione dell’area di via Marignano, ma il lotto ai confini con San Donato potrebbe essere assegnato ad un’altra comunità, forse alla chiesa evangelica. L’iter con cui Palazzo Marino ha messo a disposizione tre aree meneghine da destinare alle comunità religiose prevede infatti che alla stessa confessione non possano essere assegnate più di due aree. E dal momento che negli altri spazi in lizza (in via Sant’Elia e in via Esterle), sorgeranno due moschee, il lotto di 3.400 metri quadrati collocato a ridosso del Sudmilano potrebbe essere assegnato agli evangelici. Il primo responso del Comune di Milano riguardo l’esito del bando che per mesi ha scaldato il dibattito è arrivato nella giornata di ieri, dopo l’apertura delle proposte economiche a cui, per la stesura della graduatoria provvisoria, è stato sommato il punteggio delle offerte tecniche. I conteggi economici per via Marignano sono partiti dal canone di base chiesto dall’ente milanese di 7.500 euro annui.
Il Centro islamico, che ha messo sul piatto 15mila euro, ha ottenuto un punteggio del 63,5; al secondo posto c’è la chiesa Shalom Gospel Church con 34,29 punti, e un’offerta di 7.714 euro; il terzo posto è spettato al Centro Cristiano Evangelico che ha ottenuto 32,96 punti, pronto a pagare un “affitto” pari a 8.360 euro, ma che ha ottenuto un punteggio più basso sul progetto. La partita in ogni caso è ancora aperta. A questo punto partiranno infatti una serie di controlli, a partire dalla verifica dell’assenza di contenziosi con il Comune di Milano da parte delle singole comunità in graduatoria, nonché il possesso dei requisiti necessari per trattare con la pubblica amministrazione. Già in settembre in ogni caso su questo piano dovrebbero esserci sviluppi. Certo, la comunità sandonatese ora attende certezze riguardo la comunità che realizzerà il proprio spazio di preghiera a quattro passi dal quartiere San Martino. Del resto il territorio alla notizia di un luogo di culto in via Marignano nei mesi scorsi aveva immediatamente reagito con una serie di appelli alle istituzioni affinché venisse trovata un’alternativa. Lo stesso sindaco Andrea Checchi, pur condividendo il percorso degli amministratori milanesi, aveva espresso una serie di perplessità riguardo la scelta di un’area ritenuta poco adatta alla funzione che è stata chiamata a svolgere a fronte di una serie di problemi aperti riguardo innanzitutto la viabilità e dai parcheggi. La levata di scudi è arrivata poi da residenti e commercianti i quali avevano alzato segnali di malcontento. Ma ora che la partita si sta per chiudere proprio per via Marignano l’ente milanese dovrà assumere una decisione al fine di rispettare i requisiti del bando. La graduatoria prevede infatti la realizzazione di una terza moschea, ma il lotto verrà probabilmente assegnato ad un’altra comunità.
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