Vizzolo, caccia al pirata della strada

(26 agosto, ore 17) Potrebbe avere le ore contate la fuga del pirata della strada che nella notte tra sabato e domenica ha investito e ucciso un giovane marocchino mentre percorreva in bicicletta la via Emilia. La vittima (trent’anni, di Cassano, regolare in Italia) che è morta in ospedale per le gravi ferite riportate, era un manovale che svolgeva lavori saltuari, con vari precedenti alle spalle. I carabinieri però attendono ancora a diffondere il suo nome, perché stanno cercando di rintracciare i famigliari (in Italia ci sarebbe il fratello), che vanno informati dell’accaduto.

(26 agosto, ore 12) Travolto da un pirata della strada mentre pedala in sella alla sua bicicletta. È morto così sabato notte a Vizzolo un giovane di 30 anni. Il drammatico incidente è avvenuto poco dopo le 23 sulla via Emilia, dove il 30enne (B.J. le iniziali) nato in Marocco e domiciliato a Cassano d’Adda stava pedalando in sella alla sua bicicletta in direzione di Sordio. Giunto a pochi metri dalla cascina Bernarda nel tratto vizzolese della statale, il giovane è stato travolto da una macchina che, in arrivo dalla medesima direzione, l’ha scaraventato con violenza sull’asfalto. A quanto pare quel tratto di via Emilia è poco illuminato: ecco perché l’automobilista non ha visto il ciclista che si trovava proprio sul ciglio della strada. Tanto più che la bici del 30enne era pure sprovvista di fari. Invece di fermarsi per soccorrerlo, però, ha schiacciato il piede sull’acceleratore e si è dato alla fuga. Dopo aver visto il giovane accasciato sull’asfalto, sono stati gli automobilisti in transito nella zona a dare l’allarme alla centrale operativa del 118. E così sul posto si sono subito precipitati i sanitari della Croce Bianca di Melegnano. Sin da subito le sue condizioni sono parse disperate. Ne sono prova le numerose chiazze di sangue ieri mattina ben visibili sul luogo del drammatico incidente. Ecco perché sabato sera a Vizzolo sono accorsi anche i medici in arrivo da Milano che, dopo averlo caricato in ambulanza, l’hanno sottoposto ai controlli del caso. Secondo una prima diagnosi il nordafricano, che non ha mai ripreso conoscenza, aveva subito un forte trauma cranico e diverse lesioni in varie parti del corpo. Dopo aver tentato in tutti i modi di rianimarlo, infine, i sanitari di Melegnano l’hanno trasportato dapprima al Predabissi di Vizzolo e quindi al Policlinico di Milano. Purtroppo, però, è stato tutto inutile. Pochi minuti dopo l’arrivo nell’ospedale milanese, infatti, il suo cuore ha cessato di battere. Troppo gravi si sono rivelate le ferite subite in seguito alla rovinosa caduta sull’asfalto. Le varie operazioni di soccorso purtroppo rivelatesi vane sono state coordinate dai carabinieri di Melegnano con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile di San Donato, che sin da subito hanno avviato le indagini per fare piena luce sull’intera vicenda. Le forze dell’ordine stanno ovviamente lavorando per dare un volto all’automobilista che, dopo aver travolto il marocchino, si è allontanato senza prestargli alcun tipo di soccorso. Al momento gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, sebbene sembra che vi siano alcuni testimoni. Dagli inquirenti arriva comunque l’appello a costituirsi entro 48 ore: in tal modo il pirata della strada alleggerirebbe la sua posizione. La salma del giovane marocchino, intanto, si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, che nelle prossime ore potrebbe disporne l’esame autoptico.

(25 agosto) Travolto mentre pedala in sella alla sua bicicletta: è morto così a Vizzolo un giovane di 30enne. E’ caccia aperta al pirata della strada che, dopo averlo investito, si è dato alla fuga senza soccorrerlo. Il drammatico incidente è avvenuto sabato sera sulla via Emilia a pochi metri dalla cascina Bernarda.

Le forze dell’ordine stanno lavorando per dare un volto all’automobilista che, dopo aver travolto il 30enne marocchino, si è allontanato senza prestargli alcun tipo di soccorso. Ci sarebbero dei testimoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA