VIZZOLO La tragedia del Predabissi, il 28enne accusato di stupro finisce agli arresti domiciliari

Il giovane, che parla di atti consensuali con la giovane che poi si è suicidata in ospedale, lascia il carcere

Il Gip di Lodi Francesco Salerno ha disposto gli arresti domiciliari dai genitori per il 28enne arrestato martedì dai carabinieri di Melegnano e della Compagnia di San Donato con l’accusa di violenza sessuale a una paziente dell’ospedale Predabissi di Vizzolo che era con lui in attesa di cure al pronto soccorso. L’uomo sostiene che siano stati atti consensuali.

La donna, di circa vent’anni, era stata poi ricoverata e si sarebbe tolta la vita nella stessa serata di mercoledì lanciandosi nel vuoto dal quarto piano dell’ospedale. Nelle ore precedenti avrebbe dichiarato di avere già alle spalle una storia di abusi. L’indiziato era intanto già stato trasferito in una struttura diversa dal carcere di Lodi, avendo lui stesso problemi di salute.

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Il drammatico caso di malasanità scuote anche la politica: “Regione Lombardia fornisca in modo trasparente tutti gli elementi per capire cosa è realmente accaduto nelle notti scorse all’ospedale di Vizzolo Predabissi. Bene che una commissione apposita sia già sul posto e intenda ricostruire la vicenda, ma chiediamo di sapere cosa non ha funzionato nella catena di sorveglianza interna alla struttura. I fatti sono troppo gravi e si sono verificati proprio là dove i cittadini dovrebbero sentirsi più protetti, da tutti i punti di vista”, lo dichiarano Roberta Vallacchi e Pierfrancesco Majorino, consigliera e capogruppo regionali del Pd, a proposito della tragica vicenda di Vizzolo Predabissi.

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