Vizzolo, «lo scuolabus costa troppo», ha 30 utenti ma 200 genitori lo pretendono
Raccolta di firme contro i “tagli” del Comune
«Con gli istituti didattici che distano quasi due chilometri dalla frazione di Sarmazzano, lo scuolabus deve essere assolutamente mantenuto, stiamo parlando di un servizio fondamentale per la realtà locale». È questo l’appello lanciato da un gruppo di famiglie di Vizzolo, che hanno preso posizione su un argomento di stretta attualità. «Al momento non c’è ancora nulla di deciso, sarà un incontro fissato per i primi giorni di settembre a chiarire come stanno effettivamente le cose, ma l’amministrazione ci ha prospettato il taglio dello scuolabus - ha incalzato il papà Alberto Morelli facendosi interprete del malumore dei genitori dei bimbi interessati dal servizio -. Il motivo sarebbe legato agli elevati costi dello scuolabus, che serve una trentina di scolari in gran parte residenti a Sarmazzano, la frazione al di là della provinciale Pandina distante quasi due chilometri dalle scuole in via Verdi nel cuore del paese». Per sopperire al possibile disservizio, il Comune avrebbe assicurato un rafforzamento del pedibus e del bicibus, che però le famiglie ritengono insufficienti per far fronte al taglio dello scuolabus. «La pioggia e la neve renderebbero impraticabili i servizi alternativi, ma non si può neppure obbligare i genitori a dotarsi di veicoli o assentarsi dal lavoro per accompagnare i figli a scuola - continua Morelli -. Tanto più che la politica attuale è di favorire il trasporto pubblico rispetto a quello privato, a cui si accompagna la necessità di disincentivare il traffico davanti alle scuole e scongiurare così il rischio inquinamento. Il tutto completato dall’impossibilità di mandare i bambini a scuola da soli per ragioni di sicurezza e tutela dei minori». Nasce da qui la presa di posizione del gruppo di genitori che, in base a quanto fatto sapere da Morelli, hanno già presentato in Comune una petizione con oltre 200 firme per mantenere attivo lo scuolabus. «In vista dell’incontro decisivo nei primi giorni di settembre - ribadisce in conclusione -, ci auguriamo che l’amministrazione decida di salvare un servizio tanto importante per la realtà vizzolese».
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