Zelo: la donna in valigia recuperata dall'Adda, presto l’identificazione con il Dna

La valigia con le rotelle, tipo trolley, da cui uscivano le gambe di una donna di corporatura esile, è del tutto simile a quella che le telecamere del condominio della zona Bicocca di Milano avevano ripreso mentre veniva trascinata, la notte tra il 24 e il 25 gennaio scorsi, da Pablo Heriberto Gonzales Rivas, il 48enne originario del Salvador sottoposto a fermo dalla Procura di Milano, il 7 febbraio, indiziato di omicidio e occultamento di cadavere, dopo che la sua convivente, in un monolocale, Jhoanna Nataly Quintanilla, 40 anni, baby sitter, era scomparsa il 24 gennaio e lui il 31 aveva denunciato l’allontanamento volontario della donna.

Il macabro ritrovamento del cadavere, domenica scorsa 2 marzo nell’Adda sotto i due ponti della Paullese tra Zelo e Spino, a monte di una traversa in pietra che rallenta la corrente, con la prima segnalazione a mezzogiorno da parte di pescatori e nel tardo pomeriggio il recupero da parte dei sub della direzione regionale Piemonte dei vigili del fuoco, è sempre più considerato dai pm Alfonso Serritiello, titolare del fascicolo a Lodi per il rinvenimento del corpo ufficialmente ancora “da identificare”, e Alessia Rosanna Menegazzo, che a Milano invece indaga sul presunto femminicidio della 40enne, collegato a quella scomparsa. I resti saponificati avrebbero permesso anche di individuare un neo, che anche Jhoanna Nataly sembra avesse.

Ieri pomeriggio la Procura di Lodi ha notificato anche all’avvocata milanese Paola Selleri, che difende il convivente della donna, l’avviso del conferimento dell’incarico per l’autopsia, giovedì mattina presso il palazzo di giustizia di Lodi, cui seguirà l’esame al Dipartimento di medicina legale. Sarà poi il raffronto del Dna a dare la certezza finale.

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