Il Comune di Lodi sabato mattina, presso la sala della musica della fondazione Cosway, ha presentato il suo progetto che va nella direzione della costruzione di un piano della salute locale. Nel video l'intervento del direttore generale dell'Asst Guido Grignaffini che ha ricevuto il documento elaborato dal Comune in anteprima ed è stato invitato ad aprire i lavori dopo l'introduzione del sindaco di Lodi Andrea Furegato. Il senso del lavoro è: operare insieme per costruire un modello sanitario, socio assistenziale e socio sanitario in linea con i bisogni della popolazione: condividere le analisi epidemiologiche con gli enti locali per lavorare sulla prevenzione a diversi livelli, collaborare sulla realizzazione della casa della comunità che sorgerà nell'ex maternità di viale Donatori del sangue, abbattere le liste d'attesa, far ripartire il registro dei tumori, mettere al centro l'assistenza degli anziani, attualmente invisibili, migliorare il sistema delle dimissioni protette e dell'assistenza a domicilio, potenziando il servizio pubblico.
Al convegno ha portato i suoi saluti il prefetto Enrico Roccatagliata, poi sono intervenuti anche il professor Piergiorgio Duca, gli studenti della consulta di Lodi e la professionista Sara Zeni.
Il direttore della Danelli ed esponente regionale Uneba Francesco Chiodaroli ha ribadito la necessità di sopperire alla carenza delle figure professionali, cambiando il profilo formativo degli infermieri. L’ex dirigente dell’Asl Antonio Nava ha illustrato il metodo con il quale è stato elaborato il documento e il dottor Giuseppe Cambiè, ex primario del centro trasfusionale di Lodi ha tirato le fila dei lavori.
Cuore del convegno è stata la relazione della consigliera comunale con delega alla sanità e alla medicina territoriale Silvana Cesani.Quest’ultima ha illustrato l’analisi dei dati e tracciato la prospettiva del lavoro comune.