I“Questa èp una festa, la festa di un sogno, quello di un turismo alternativo e il cuore del BorghilentiFestival è Casa Peroni, che è la seconda Capanna Twin d’Italia. Storia ambizione e cura, queste sono le tre le parole che dobbiamo tenere a mente, la storia della ciclo via Venezia- Torino (VenTo) che e’ quella di un turismo alternativo a quello che noi oggi chiamiamo turismo, l’ambizione di un modello di sviluppo che considera la lentezza una risorsa per rigenerare i piccoli paesi e che pensa che l’accoglienza possa essere un’opportunità di inclusione sociale, infine la cura che come cittadini e come istituzioni dobbiamo metterci narrando questo progetto, questo patto che abbiamo fatto”.
Con queste parole ieri in piazza a Castelnuovo il professor Pileri del Politecnico di Milano ha inaugurato il primo giorno del Borghilenti Festival presentando il progetto dell’ostello solidale nato dalle ceneri della ex casa Peroni: una Capanna Twin da 12 posti letto realizzata in stile sostenibile e arredata, come spiegato da Paola Savoldi, dalla stessa comunità con antichi mobili dei cittadini recuperati dall’artigiano Umberto Spotti e che sarà gestito dai ragazzi disabili della Coop Amicizia di Codogno. “Borghi Lenti non e’ un’opera, e’ un’idea di territorio, un’idea per là quale dobbiamo ringraziare il professor Pileri e la sua ciclo via VenTo ma che ha preso forma e andrà avanti perche questa idea e’ stata sposata dalla comunità - ha detto il sindaco Marcello Schiavi -: così stiamo salvando il paese dall’inverno demografico, dalla crisi”.
Monica Giorgis, direttrice della Coop Amicizia, ha sottolineato: “I ragazzi gestiranno l’ostello, occupandosi delle pulizie, dell’accoglienza: si tratta di una opportunità dal punto di vista occupazionale, che accresce le loro competenze, anche relazionali”. Da Vittorio Boselli, segretario di Confartigianato Imprese, il plauso a Castelnuovo, “comune che sta dando una risposta alle esigenze di sviluppo dei piccoli borghi”. Il parroco don Luca Maisano ha evidenziato la posizione della Capanna Twin, simbolo d’accoglienza: è accanto alla chiesa. Per settembre 2025 l’ostello sarà operativo.
L’ostello di Castelnuovo costituisce la seconda capanna twin realizzata in Italia (la prima è stata attivata al Passo della Cisa nel 2021): il modello, ideato dal Politecnico di Milano nell’ambito del programma di responsabilità sociale dell’Ateneo - Polisocial Award 2019, rappresenta la perfetta sintesi tra turismo lento e inclusione sociale.
Casa Peroni era una storica casa parrocchiale affacciata sulla piazza della chiesa. L’edificio portava il nome di don Giovanni Giuseppe Peroni, sacerdote che all’inizio dell’Ottocento si era speso per la conservazione della chiesa quale luogo per l’amministrazione dei sacramenti agli anziani e agli infermi. Da anni l’immobile ormai versava in pessime condizioni e alla fine si era reso necessario il suo abbattimento. Passata nelle mani del Comune, l’area, inglobata nel maxi progetto “Borghi lenti”, è stata trasformata in un Ostello Solidale lungo la ciclo via Venezia-Torino (VenTo).
Lo spopolamento dei piccoli comuni, la salvaguardia dell’ambiente, la ricerca di modelli di sviluppo alternativi sono obiettivi alti e a lungo termine che necessitano di una rivoluzione culturale: la Capanna Twin di Casa Peroni è il cuore del progetto “Borghi lenti” di Castelnuovo che rappresenta l’avvio questo processo di trasformazione basato sulla promozione della rigenerazione urbana, dell’inclusione sociale e del turismo lento non dissipativo. Il progetto “Borghi lenti” è stato sviluppato grazie al gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DAStU del Politecnico di Milano e con 1.6 milioni di euro di fondi del bando ministeriale “Borghi lenti” finanziato dall’Unione Europea Next Generation a valere sul Pnrr”.
Lo stesso festival rappresenta un processo nel processo: la manifestazione infatti non si esaurirà con i fondi Pnrr così come la vision Borghi Lenti; ne sono una dimostrazione l’iniziativa PalestraBorghiLenti, una serie di incontri periodici, in cui quest’anno i partecipanti hanno acquisito conoscenze e competenze organizzative costruendo una “cassetta degli attrezzi” fatta di idee e strumenti utili con le quali hanno contribuito a dare vita al festival di quest’anno, e il recente protocollo siglato dal Comune con Confcommercio, Confartigianato, ACSI e IAL Lombardia per fare rete per dare risposte ai territori con i territori.