Fili di cotone di mille colori hanno dato vita a un tappeto magico che ha permesso a dieci ragazzi in carico all’Uonpia di volare lontano. Grazie alla missione intrapresa da Platea Palazzo Galeano ieri nel tardo pomeriggio l’opera d’arte è stata svelata ai cittadini, con un momento scenografico in corso Umberto: il tappeto, infatti, è stato calato dal balcone al civico 46, proprio dove ha sede l’associazione, regalando ai presenti un pizzico di quella magia che gli artefici hanno respirato durante gli incontri. Da febbraio a maggio, infatti, il gruppo di adolescenti ha lavorato sotto la guida della psicologa Marta Bentivoglio e della terapista occupazionale Marina Bonomi per dare vita al “Magic carpet”. Un tappeto variopinto di colori ma, soprattutto, intriso della fiducia che, spesso, durante la fase adolescenziale, viene meno. Il workshop che si è svolto tra le mura dell’Unità operativa di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza è stato condotto dall’artista Giulio Locatelli con ragazzi tra i 13 e i 18 anni e promosso da Platea grazie al sostegno della Fondazione comunitaria, dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi e Regione Lombardia: come una sceneggiatura per immagini il “Magic carpet”, che rimarrà esposto presso la sede dell’Uonpia, racconta le vicissitudini di Ziggy, un ragazzino insicuro che trova coraggio volando su di un tappeto volante, realizzato con sentieri e immagini cuciti dai ragazzi. A fare gli onori di casa, Claudia Ferrari di Platea ha aperto l’evento sottolineando il valore artistico, oltre che educativo, del progetto. Invece, il presidente di Fondazione comunitaria Mauro Parazzi ha detto: «Come strumento di cooperazione, abbiamo sostenuto quest’opera tessendo insieme ai protagonisti relazioni sul territorio». A nome dell’Asst ha preso la parola di direttore generale Salvatore Gioia: «Il tappeto magico aiuta a superare stigma e problemi che ci costringono a terra. Auguro a tutti i ragazzi di volare sempre più in alto». La dottoressa Paola Morosini, infine ha espresso il suo apprezzamento per un progetto che ha visto nascere, sottolineando il potere terapeutico dell’arte in ambito sanitario.