CODOGNO Da Le Mans al gelato bio a Los Angeles: la nuova sfida di Michele Bartyan

Il pilota 41enne scommette su una start up innovativa in California che utilizzerà i macchinari della sua azienda

Dai banchi del liceo Novello alla 24 Ore di Le Mans, e adesso in California per conquistarsi un posto al sole con la start-up Alokino, parola hawaiana che significa “salute” e racchiude pienamente il senso dell’attività di produzione del gelato 100 per 100 naturale. Quarantun anni, da poco papà, Michele Bartyan è uno che con le mani in mano proprio non sa stare, e dopo averle tenute saldamente al volante delle Ferrari con cui ha vinto due campionati europei di Granturismo nel 2005/2006 e sempre nel 2005 il Casco d’Oro di Autosprint - assegnato quello stesso anno ad Alonso e Sebastian Loeb detto il “cannibale dei rally”, tanto per dire -, da gennaio è alle prese con una nuova sfida: il lancio a Los Angeles del nuovo marchio fondato con un team di amici e in pochi mesi già sulla cresta dell’onda.

Chi sono i soci e come li ha conosciuti è una storia nella storia. A partire dall’incontro con Riccardo Pozzoli, classe 1986, già consulente marketing di Luxottica, conosciuto da Bartyan grazie al programma Sky Top Gear che nel 2016 gli affida i test e il pilotaggio delle auto. In trasmissione ci sono Joe Bastianich e Guido Meda, è il mondo della Milano da vivere e gli spalanca milioni di porte. «In quel contesto mi presentano Pozzoli, bocconiano, master negli Stati Uniti, uno che ha visto le grandissime potenzialità dei social ed è diventato uno startupper “seriale” – racconta Bartyan -. È sua l’idea di un gelato plant based, non di origine animale, una nicchia nel settore del food in crescita mostruosa. Facciamo amicizia in un secondo e mezzo perché gli piacciono i motori, per cui dopo otto anni che non facevo niente di sportivo partecipiamo insieme al rally di Monza con lui che mi fa da navigatore, nel 2018-2019, e intanto l’idea va avanti».

Nel team entrano anche Federico Parma, cremonese e braccio destro di Pozzoli, Carlo Saltarelli (ceo), Elsa Assumine e Manuele Presenti della famiglia di gelatieri proprietaria della Chiccheria a Grosseto, pluripremiata dal Gambero Rosso, e oggi chef di Alokino. Bartyan porta i macchinari per gelati di Telme, l’azienda di famiglia con sede a Codogno. E il gioco è fatto. «Abbiamo iniziato l’avventura aprendo un laboratorio già operativo a Los Angeles e stiamo aprendo altri punti di produzione – prosegue il 41enne -. Abbiamo avuto una raccolta con finanziatori per 500mila euro e non siamo lontani dall’arrivare al pareggio tra costi e ricavi, che per una start up partita sei mesi fa è fantascienza. Il brand piace a fondi internazionali e imprenditori italiani dell’Italia che conta e crediamo di poter partire con più store anche in Europa». Gran Bretagna, Austria, Germania, sono queste le prime mete. Il Belpaese dovrà attendere. Ma è solo questione di tempo. E corso a questa velocità è “già” domani.

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