BANCHE Sono ormai 24 i comuni del Lodigiano senza sportelli

Nello scorso anno in tutta Italia ne hanno chiusi 826: oltre 4 milioni i cittadini che non possono accedere ai servizi nella zona dove risiedono

Nel 2023 in Italia hanno chiuso 826 sportelli bancari. Ora sono 3.300 i comuni rimasti senza, e sono 4 milioni e 373mila le persone che non possono accedere ai servizi bancari nei territori in cui risiedono.

È quanto emerge dall’indagine svolta dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della First Cisl.

Sul territorio lodigiano, alla data del 31 dicembre scorso, sono risultati 12 i comuni con più di uno sportello bancario, 24 quelli con un solo sportello, 24 quelli senza sportello (due in più rispetto a dicembre 2022, quattro in più rispetto a dicembre 2021).

L’indagine riporta due graduatorie riferite alla nostra provincia, entrambe compilate in ordine di popolazione: una con i primi dieci comuni (con più di 1.000 abitanti) senza sportelli, un’altra con i primi dieci comuni (sempre con più di 1.000 abitanti) con un solo sportello. Nella prima graduatoria (quella dei comuni senza sportelli) al primo posto c’è San Rocco al Porto, al secondo Caselle Lurani, al terzo Casaletto; seguono i comuni di Castiraga Vidardo, Borgo San Giovanni, Comazzo, Fombio, Cervignano, Ospedaletto e Secugnago. La somma della popolazione di questi dieci comuni è di 25.311 abitanti.

Nella seconda graduatoria (quella dei comuni con un solo sportello) al primo posto c’è Massalengo, al secondo Somaglia, al terzo San Martino; seguono i comuni di Sordio, Casalmaiocco, Maleo, Cornegliano, Brembio, Salerano e Graffignana. La somma della popolazione di questi dieci comuni è di 32.246 abitanti.

In Italia, annotano gli estensori della ricerca, c’è un’area vasta quanto i territori di Lombardia, Veneto e Piemonte messi assieme completamente sprovvista di sportelli bancari. «Nonostante tutti i proclami sulla sostenibilità sociale, le banche italiane stanno privando dell’accesso ad un servizio essenziale milioni di persone - commenta il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani -. A pagare il prezzo più pesante sono come al solito i fragili, anziani in primo luogo, così come le persone con un basso livello di istruzione, che hanno scarse competenze digitali».

L’organizzazione sindacale prevede un ulteriore peggioramento nel corso del 2024: «L’aumento del numero dei comuni desertificati ha raggiunto ormai dimensioni da allarme sociale - sottolinea Colombani -. E la corsa alla chiusura degli sportelli promette di registrare un’ulteriore accelerazione in base all’attuazione dei piani d’impresa delle banche».

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