Banco Bpm, il Cda è contrario all’offerta Unicredit e invoca la Consob
CASTAGNA L’Ad ritiene che l’operazione non riconosca un premio di valore adeguato
Unicredit ha depositato alla Consob la settimana scorsa l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. «Offerta congrua, al netto della rivalutazione dovuta all’Opa su Anima e da speculazioni», secondo il ceo di Unicredit Andrea Orcel. Ma ieri è arrivata la risposta a muso duro dell’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna: «L’operazione non riconosce un premio, come confermato dal giudizio del mercato». Il cda di Banco Bpm si è
espresso contro l’offerta Unicredit, chiedendo l’intervento di Consob «a tutela di tutti gli stakeholder e del mercato». Con una dura nota, ieri Banco Bpm ha replicato a Unicredit. La banca di piazza Meda sottolinea in una nota «la necessità di chiarire» diversi aspetti delle comunicazioni Unicredit sull’Ops. Intanto, il prezzo al 22 novembre (ultima data prima dell’offerta) «incorporava già i risultati trimestrali annunciati il 6 novembre e le operazioni successive», come l’acquisizione del 5 per cento di Montepaschi e l’Opa su Anima e pertanto «ogni riferimento al prezzo definito da Unicredit undisturbed è inappropriato e non pertinente». Il premio determinato su prezzo delle azioni Unicredit al 22 novembre rispetto al prezzo delle azioni Banco Bpm al 6 novembre «non è del 14,8 per cento comunicato da Unicredit, il dato corretto è del 3,9 per cento». Infine, sulla base dei prezzi ufficiali al 16 dicembre «lo sconto (non il premio) implicito è salito al 14,2 per cento».
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