Birra artigianale, una filiera che cresce: ormai è un’eccellenza del made in Italy
Secondo i dati di Cia-Agricoltori italiani oltre mille birrifici hanno creato un valore di 9,4 miliardi di euro
La birra come eccellenza del made in Italy, soprattutto se artigianale. Oltre 1000 birrifici di eccellenza hanno creato un valore di 9,4 miliardi di euro con 700 milioni di accise oltre la fiscalità ordinaria. La filiera agricola della birra cresce, e punta su materie prime italiane, con il 100 per cento di malto d’orzo di provenienza nazionale, ma ancora solo con il 5 per cento del luppolo prodotto nel nostro Paese. Sono i dati di Cia – Agricoltori Italiani sulla filiera italiana della birra resi noti in occasione degli Stati Generali della birra che si sono tenuti a Pollenzo, in provincia di Cuneo, da Cia stessa insieme a Unionbirrai, l’associazione che riunisce i birrifici indipendenti. Anche il Lodigiano presenta alcuni birrifici indipendenti d’eccellenza.
«È necessario un fronte comune fra tutti gli attori coinvolti per raggiungere gli obiettivi, creando una filiera di materie prime coltivate interamente in Italia», commenta Cristiano Fini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani. Il mercato l’anno scorso ha perso circa il 6 per cento del mercato, dopo una crescita del 9 per cento registrata nei cinque anni precedenti. «Alle istituzioni chiediamo di rivedere la Legge del 1962 che regolamenta il settore e di ripristinare le accise ridotte per i birrifici fino a 60mila ettolitri annui, soppresse dalla Legge di bilancio», commenta Matteo Bartolini, vicepresidente Cia.
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