Lavoro, nel Lodigiano 1.501 infortuni in otto mesi. Il costo sociale supera gli 82 milioni
SICUREZZA I numeri contenuti nel report di Confcooperative e Servizi Lombardia. «La manutenzione degli impianti e l’uso di dispositivi di protezione sono spesso visti dalle aziende come un costo»
Nel Lodigiano sono state 1.501 le denunce per infortuni sul lavoro nei primi otto mesi del 2024. La stima sul costo economico e sociale che ne è derivato è di 82,5 milioni di euro. Sono i numeri contenuti del report di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia (basato sui dati Inail) dal titolo “Non sicurezza, quanto mi costi?” pubblicato in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (21/ 24 ottobre).
Il numero complessivo di infortuni nel Lodigiano certificato dall’Inail è risultato in calo dell’8,8% rispetto ai primi otto mesi del 2023. In valori assoluti si sono contati 145 infortuni in meno (da 1.646 a 1.501, di cui 970 tra i maschi e 531 tra le femmine). Sono però aumentati da 3 a 5 gli infortuni mortali. Nel confronto con i primi otto mesi del 2023 la variazione percentuale degli infortuni nei principali settori produttivi è risultata la seguente: industria -20,3%, artigianato -5,1%, terziario +6,8%.
In tutta Lombardia sono state 71.894 le denunce di infortunio rilevate dall’Inail da gennaio ad agosto 2024, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli incidenti mortali sono stati 121, l’8% in più. Il costo economico e sociale stimato da Confcooperative è stato di 3,9 miliardi di euro. In termini assoluti la provincia di Milano si è confermata quella con il maggior numero di infortuni (23.798). Solo in quattro province è stata registrata una diminuzione delle denunce: quelle di Lodi (-8,8%), Bergamo (3,3%), Monza e Brianza (-2,5%) e Lecco (-1,5%).
«La manutenzione degli impianti - si legge nel rapporto - l’adozione di misure preventive, le certificazioni e l’uso di dispositivi di protezione collettiva e individuale, insieme alla formazione, sono spesso visti dalle aziende come voci di costo. Tuttavia, ciò che raramente viene valutato è l’impatto economico e umano dell’assenza di questi investimenti in caso di infortunio. I costi diretti, come la copertura delle assenze per malattia e la riduzione del reddito, si sommano a quelli indiretti, come l’interruzione delle attività, il ricorso agli straordinari e l’assistenza alle famiglie. A questi si aggiungono i costi intangibili, legati al danno d’immagine per l’azienda e all’impatto psicologico sui lavoratori».
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