
Le proposte della Regione per resistere alla crisi del mercato delle auto
IL MANIFESTO Presentato dall’assessore Guido Guidesi
Riconoscere il contributo dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti; rivedere l’applicazione delle sanzioni ai produttori di veicoli rispetto ai target di emissioni; introdurre un “fattore di correzione del carbonio” che consenta di contabilizzare i risparmi emissivi dei veicoli che utilizzano carburanti rinnovabili: sono alcune delle proposte contenute nel nuovo “Manifesto Carburanti Rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia” voluto dalla Regione a sostegno del settore dell’automotive e presentato ieri a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e presidente dell’Automotive Regions Alliance (ARA), Guido Guidesi.
Il documento, aggiornato rispetto a quello presentato nel 2022, ha acquisito valore scientifico grazie al supporto di accademici e tecnici esperti internazionali. Sottoscritto dai principali stakeholder e dalle associazioni di categoria, punta l’attenzione sulla necessità di «esplorare tutte le possibilità offerte dalla scienza per sviluppare e diffondere, oltre all’elettrico, una pluralità di trazioni a basse emissioni».
Queste le parole di Guidesi a Bruxelles: «L’Ue deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitori cinesi; una situazione paradossale che, senza correttivi, causerebbe il “più grande suicidio economico della storia”; basta considerare che attualmente il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. Le aperture annunciate da Ursula Von der Leyen nelle scorse settimane devono subito trasformarsi in correttivi concreti».
La crisi continentale dell’industria automobilistica, evidenzia la Regione, sta investendo in modo pesante la filiera della componentistica: solo in Lombardia il comparto automotive vale oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, con un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.
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