«Lockdown energetico, le piccole e medie imprese rischiano un’ecatombe»
L’allarme di Confartigianato, che chiede interventi immediati
«Non c’è più un attimo da perdere perché il lockdown energetico rischia di trasformarsi in un’ecatombe di piccole e medie imprese. I primi segnali di chiusura li abbiamo anche nel Lodigiano, con la somministrazione e la ristorazione particolarmente sofferenti». Così il presidente di Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi Sabrina Baronio commenta e accompagna la campagna promozionale nazionale dell’associazione datoriale «Non togliete energia allo sviluppo del Paese».
In un anno le micro e piccole imprese italiane hanno pagato una bolletta per l’energia elettrica più salata di 21,1 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Di questo passo, il 2022 rischia di vedere rincari per 42,2 miliardi. «La situazione è insostenibile –sottolinea in una nota dell’associazione il Presidente di Confartigianato Marco Granelli –. Tra le nostre aziende si moltiplicano i casi di lockdown energetico e molti imprenditori rischiano la chiusura. Servono interventi immediati e altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell’energia sotto controllo e scongiurare un’ecatombe di imprese e una crisi senza precedenti».
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